Sanità, fornitori pagati in tempo solo in Lombardia

Accorciati da 145 a cento i giorni per il saldo dei materiali forniti agli ospedali. Nelle altre regioni si sforano perfino i 600 giorni

«Rendiamo merito alla Lombardia per i risultati conseguiti nella lotta ai ritardati pagamenti ai fornitori di servizi sanitari». Così Angelo Fracassi, presidente dell'associazione di Confindustria che rappresenta i produttori del settore biomedico e diagnostico, ha commentato i nuovi dati dell'Osservatorio di Assobiomedica. Secondo l'ufficio Studi dell'associazione, infatti, la Regione guidata da Roberto Formigoni ha accorciato ulteriormente i tempi dai 145 giorni di aprile ai 100 di maggio 2009.
«In un momento di particolare difficoltà per le imprese in generale, si tratta di un ottimo risultato - ha aggiunto Fracassi - che naturalmente auspichiamo possa essere ancora migliorato e soprattutto consolidato negli anni a venire. Mi auguro che altre Regioni - ha continuato -seguano l'esempio della Lombardia, dimostrando così di volersi realmente impegnare sul fronte della normalizzazione dei pagamenti e del rispetto degli obblighi contrattuali». Vi sono infatti Regioni, quali Campania, Molise e Calabria, nelle quali il tempo medio di pagamento supera i 600 giorni. Il debito complessivo accumulato dallo Stato nei confronti delle aziende fornitrici del servizio sanitario nazionale si avvicina ai 60 miliardi di euro.

Di questo ammontare, almeno 5 miliardi sono dovuti alle imprese associate in Assobiomedica, che continua a chiedere con grande fermezza al governo che venga sanato il debito per superare la crisi con relativa stretta creditizia e inoltre per accelerare gli investimenti in nuove tecnologie e in ricerca.

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