Sanità privata, Battaglia prima leva e poi dà

Antonella Aldrighetti

La «cura» della giunta Marrazzo alla sanità riparte dalle cliniche private. È questo l’intento del protocollo d’intesa siglato dall’assessore Augusto Battaglia e dall’Aiop (l’associazione che raccoglie le ospedalità private) e che ha scatenato il parapiglia nella maggioranza ulivista che governa il Lazio. Già, perché l’assessore diessino, dimentico di appartenere ad una coalizione che aveva accusato la vecchia giunta Storace di favorire il privato a dispetto del pubblico, si è arrogato il diritto di elargire alle cliniche private incrementi tariffari sulle prestazioni ospedaliere. Una cifra che produrrebbe un onere aggiuntivo per le casse regionali di circa 55 milioni di euro rispetto a quanto l’ex giunta di centrodestra aveva deliberato. Come dire che, se il centrodestra era stato magnanimo, l’attuale assessore alla Sanità ha fatto di più, perché non solo ha riconosciuto un 10 per cento in più per il pagamento delle prestazioni ospedaliere private dell’anno corrente, ma ha ritoccato al rialzo anche gli oneri del 2003 e 2004. Una generosità retroattiva. Se in precedenza il tetto di spesa per i cosiddetti drg (remunerazione sui ricoveri) era l’80 per cento delle prestazioni offerte, ora la percentuale è aumentata di due punti: per il biennio appena trascorso l’esborso passa da 283 milioni di euro a 299. Per il futuro, il protocollo Battaglia-Aiop impegna la Regione a «costituire un tavolo di confronto con le ospedalità private per definire le tariffe da applicare dal 1° gennaio 2006 per tutte le strutture assistenziali» e con esse anche «la remunerazione delle prestazioni ospedaliere», come si legge nel testo siglato dall’assessore diessino e dai rappresentanti dell’Aiop. Evidentemente la giunta Storace aveva sottovalutato il ruolo delle aziende sanitarie private.
Ma che cosa pensa di quest’accordo la sinistra oltranzista rappresentata da Verdi, Prc e Comunisti italiani? Ivano Peduzzi, capogruppo alla Pisana di Rifondazione legge nel provvedimento «un problema di gestione tra la giunta e la maggioranza consiliare perché la prima si dimostra insensibile a varare accordi collettivi» e specifica «la necessità di internalizzazione dei servizi sanitari per recuperare la produttività delle Asl e aziende ospedaliere regionali perché c’è un insieme di costi e servizi che dev’essere analizzato in dettaglio». Ma dove si andranno a recuperare quelle risorse finanziarie necessarie a rendere operativo il protocollo? Secondo Peduzzi non ci sono dubbi: «Si otterranno con un taglio degli accreditamenti». Una posizione quella del Prc in netto contrasto con la giunta Marrazzo che la settimana prossima si ritroverà a trattare proprio questo tema spinoso: perché da un lato incrementa i fatturati delle cliniche private dall’altro ne vorrebbe estromettere qualcuna secondo la revisione dei requisiti minimi da offrire agli utenti. Deduzioni logiche che fanno sorgere qualche dubbio sulla validità dell’intesa siglata dall’assessore diessino e dai rappresentanti dell’Aiop.

Dalla segreteria di Battaglia arriva un indizio di dietro-front: fanno sapere infatti che «questa sarebbe solo un’ipotesi d’accordo da portare in giunta ed approvare perché l’assessore non ha la delega a trattare questi argomenti». Vale a dire che il provvedimento potrebbe essere «carta straccia» o comunque rivisitato e corretto secondo i termini dettati dalle finanze regionali.

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