In Sant’Ambrogio la sinistra finisce ai box

IL PARCHEGGIO CONTESTATO Lavori sui resti archeologici. Il cantiere spacca la maggioranza. Appelli a sindaco e ministro per fermare tutto ma l’assessore va avanti

In Sant’Ambrogio la sinistra finisce ai box

Il parcheggio di Sant’Ambrogio continua a dividere la città. Il comitato dei residenti contrari e i cittadini favorevoli alla realizzazione dei box sotterranei, l’amministrazione che si divide, le associazioni e gli intellettuali contro il Comune. Ieri la commissione consigliare lavori pubblici ha effettuato un sopralluogo al cantiere dopo il ritrovamento di uno scheletro durante gli scavi. I cittadini, capitanati da Francesca Castelbarco consigliere Pd di zona 1, e autrice di un appello al ministro della cultura Lorenzo Ornaghi perché blocchi il cantiere, è tornata sulle barricate. «La concessione parla chiaro: riguardo alle penali che il Comune dovrebbe pagare per l’interruzione dei lavori - spiega - è posta una condizione: “salvo ritrovamenti archeologici”. Chiediamo una valutazione legale su questo e siamo determinati a fare una grande battaglia. I box non sono ancora costruiti e abbiamo ancora una speranza, non per noi residenti ma per tutto il mondo civile». Nonostante i ripetuti annunci, però, la colletta, promossa da Cini Boeri, nome illustre del comitato contro il parcheggio, per pagare la penale nel caso di revoca della concessione, non sembra avere prodotto grandi risultati.
Diversa l’interpretazione della convenzione tra il Comune e l’impresa costruttrice di Claudio de Albertis, per l’assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano: «Il ritrovamento era previsto nel progetto e la sovrintendenza, dopo che i resti sono stati portati in sicurezza, ha dato il nulla osta per proseguire».
A sostegno della posizione dei cittadini, sono scesi in campo il consigliere Pd David Gentili e il radicale Marco Cappato che presenteranno una mozione urgente in consiglio lunedì per chiedere l’intervento del sindaco e dell’assessore alla Cultura Stefano Boeri. «Chiediamo che il sindaco e l’assessore - spiega Cappato - intervengano per impedire che un luogo simbolo della cultura e della religione subisca un atto di empietà. Si sospendano immediatamente i lavori e si cerchi un sito alternativo per il parcheggio a compensazione. C’è il cimitero dei martiri, ormai non è più solo una questione di parcheggi per auto ma di un più alto livello: di un luogo di importanza internazionale, di rispetto della libertà religiosa e della cultura».
Sulla questione la maggioranza si divide ulteriormente così la sinistra estrema al suo interno: il presidente del consiglio Basilio Rizzo della lista Sinistra per Pisapia chiede che l’avvocatura di palazzo Marino studi le carte «perché sono convinto che si possa trovare una soluzione. Quel parcheggio non fa del bene alla città. Dobbiamo trovare il modo di tirarcene fuori. Nelle pieghe della convenzione ci sono anche strumenti per farlo». La penale nel caso di rescissione del contratto si aggira sui 10 milioni di euro...«Se si decide che è giusto rescindere il contratto, si metteranno quei soldi in bilancio».

Opposta la posizione di Luca Gibillini, consigliere di Sel: «In un momento di crisi come questo, non si possono certo spendere dieci milioni di euro: stando così le cose la priorità è restituire il più presto possibile la piazza ai milanesi». «Dobbiamo chiudere entro il novembre 2013 e faremo di tutto per rispettare il termine contrattuale» promette De Albertis.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica