Sardegna, trionfo Pdl. Cappellacci travolge Soru

Il candidato del centrodestra conquista la presidenza della Regione. Cappellacci: "Ha vinto l'isola reale su quella virtuale". Tra una settimana la nuova Giunta. Il "padre padrone" Soru licenziato in tronco. Il Pdl primo partito: per Veltroni una Caporetto, Pd al 25%

Sardegna, trionfo Pdl. Cappellacci travolge Soru

Cagliari - Ugo Cappellacci conquista la poltrona di governatore della Sardegna. I risultati non sono ancora definitivi ma la vittoria del Pdl è certa. Quando mancano ancora 154 sezioni, il candidato del centrodestra Ugo Cappellacci è al 51,9% con 457.676 voti, mentre l’ex presidente Renato Soru è al 42,89% con 378.246 voti. Più ampia la forchetta tra le due coalizioni, con quella che sostiene Cappellacci al 56,71% e quella di Soru al 38,62%. Il candidato autonomista di Irs-Indipendentzia Repubrica de Sardigna, Gavino Sale, è al 3,07%, mentre il socialista Peppino Balia è all’1,56%. Gianfranco Sollai, l’altro candidato indipendentista, ha lo 0,55%.

Schede trasferite al tribunale Non vi sono, per ora, dati definitivi per le elezioni regionali della Sardegna, né quindi vi possono essere già indicazioni sugli eletti (talvolta si trovano in lista candidati distanziati fra loro da una manciata di voti). Mancano, infatti, ancora l’8 per cento delle sezioni per il Listino del presidente e circa il 20% di quelle relative alle Circoscrizioni. A causa di controversie, errori, verbali incompleti segnalati in diverse sezioni è stato deciso, quindi, che la verifica dei restanti voti venga demandata al Tribunale.

Una batosta per il Pd Il voto della Sardegna è un brutto colpo per il partito di Walter Veltroni, dove i più erano quasi certi della vittoria. Il Pdl ha tutti i motivi di fare festa: si riprende una regione amministrata dal centrosinistra e vede confermato, ancora una volta, l'appeal elettorale di Berlusconi, che si è speso in prima persona nella battaglia per la "riconquista" dell'isola fino al punto di far stampare il suo nome, e non quello del candidato del Pdl, sul simbolo elettorale. E' il sesto successo elettorale di fila per il centrodestra.

Cappellacci: "L'isola torna a sorridere" "Mi aspettavo di vincere, lo dicevano anche i nostri sondaggi, ma questo risultato va al di là delle aspettative". Perché Soru ha perso? "Il bilancio della sua gestione - risponde Cappellacci - è assolutamente fallimentare. I sardi lo hanno capito, è prevalsa la Sardegna reale rispetto a quella virtuale che qualcuno voleva proporci". "Dedico il risultato alla famiglia - aggiunge il candidato del Pdl - che ho trascurato in questa campagna elettorale. Le prime cose che farò? Risolvere le emergenze lavoro, occupazione, povertà e poi vorrei che questa Giunta si distinguesse dalla precedente perché vorrei essere realmente vicino nei territori e dare la voce ai sardi". Quanto è stato determinante Berlusconi? "E' stato determinante soprattutto per la popolarità - osserva Cappellacci - perché io rappresento il cambiamento, sono nuovo della politica, i più non mi conoscevo e lui mi ha dato una grande mano. L'ho sentito poco fa era molto contento. Credo che questa sintonia tra governo nazionale e regionale sia la grande opportunità per questa terra". E a proposito dell'annunciata sconfitta del presidente uscente, il pubblicitario Gavino Sanna (che ha curato la campagna elettorale di Cappellacci dopo aver ideato, invece, quella di Soru 5 anni fa) ha coniato questo slogan: "Menato Soru".

Nuova Giunta entro una settimana "Vorrei nominare la Giunta entro una settimana". Lo ha detto il neo presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci. "Me lo auguro per quello che c’è da fare sulle emergenze povertà e occupazione. Voglio essere presente - ha detto Cappellacci - in tutto il territorio regionale anche con riunioni di giunta itineranti. La Finanziaria è il nostro dovere primario". "Errori da non ripetere? Sicuramente -  ha risposto Cappellacci- quello del metodo. Vogliamo superare la discontinuità con il cambiamento anche nei rapporti con il Consiglio regionale perché sono stati eletti i rappresentanti del popolo sardo che hanno tutte le caratteristiche per fare il bene della Sardegna". 

Soru: "Rispetto per il voto dei sardi"Il candidato della sinistra sportivamente  ammette la sconfitta e poco dopo l’una telefona a Cappellacci per fargli gli auguri. Dal neo governatore un messaggio di distensione: "Mi auguro che da questa sconfitta possa trovare una ragione per lasciare dietro alle spalle veleni, un atteggiamento di contrapposizione e anche la convenzione che la ragione sia solo da una parte". Soru non si sbilancia sul suo futuro: "Cosa farò domani? verrò qui in sede e ci penserò".

Gasparri: "Per noi Veltroni è una certezza di vittoria" "La vittoria del centro destra in Sardegna certifica una volta di più quanto sia dolorosa la fase veltroniana della sinistra", attacca il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri. "Una sinistra - prosegue in una nota - che ha fatto dell'astio e dell'insulto la sua prassi quotidiana. Con i suoi giornali e i suoi giullari impegnati nell'aggressione costante degli avversari. Soru, inadeguato come imprenditore e come politico lascia una scia di disastri superiori per quantità e qualità perfino alla sua arroganza". "Vince - conclude Gasparri - la speranza e la voglia di fare del centro destra, del Pdl, di Cappellacci, di Berlusconi, di tutti noi che abbiamo partecipato in Sardegna a una buona e giusta campagna elettorale. Speriamo resti Veltroni alla testa del Pd. Per noi è certezza di vittoria".

Capezzone: "Il Pd ha sbagliato due volte" "Soru e il Pd hanno sbagliato due volte: una prima volta a demonizzare Berlusconi (sgradevolmente descritto come 'colonizzatore') e una seconda volta a sottovalutare Cappellacci": così Daniele Capezzone, Pdl, portavoce di Forza Italia. "Il centrosinistra può avere motivi definitivi per pentirsi di queste scelte".

Cesa: "Bene l'Udc" "Le elezioni sarde dimostrano che l'Udc cresce, che è determinante e che senza l'Udc non si vince. Ci siamo presentati in Sardegna sostenendo il candidato del Pdl in coerenza con l'opposizione che abbiamo fatto in questi anni, insieme al centrodestra, alla giunta del Presidente Soru", commenta Lorenzo Cesa segretario dell'Udc. "Ai tanti democratici cristiani e ai tanti uomini liberi che pensano di poter sostenere le proprie idee solo disperdendosi nel Pd o nel Pdl - aggiunge - voglio dire che c'é spazio, a partire dalle elezioni europee, per testimoniare qualcosa di diverso e di nuovo".

Affluenza in calo Cala la partecipazione al voto. Nelle precedenti elezioni del 12-13 giugno 2004 l’affluenza fu del 71,2%. È del 67,58% il dato definitivo.

Complessivamente i votanti sono stati 995.688, pari al 67,58%, 3,62 punti in meno delle Regionali del 2004. La provincia in cui si è votato di più è Nuoro con il 69,54%, quella in cui si è votato di meno Carbonia Iglesias con 64,5%.

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