Sardegna Uccisa e bruciata in casa, gli assassini sono tre ragazzi

Sono bastate ventiquattr’ore di indagini e interrogatori per scovare e ammanettare gli assassini di Maria Rosanna Carrus, la settantenne l’altra notte assassinata dai ladri che aveva sorpreso nella propria abitazione a Siliqua. I militari della compagnia di Iglesias e del Comando provinciale di Cagliari, nelle prime ore di ieri mattina hanno fermato i presunti responsabili. Sono tre giovanissimi: due hanno diciott’anni, uno ne ha compiuti da poco diciassette.
L’inchiesta si è concentrata sul terzetto fin dalla prime battute, i militari da tempo tenevano d’occhio il gruppetto di bulli sospettato di altre aggressioni avvenute nei mesi scorsi a Siliqua, piccolo centro a una trentina di chilometri da Cagliari, e sempre ai danni di anziani. Cosi mentre nell’abitazione della vedova proseguivano i rilievi del Ris, i tre ragazzi sono stati portati in caserma e messi sotto torchio. Non avevano un alibi decente e soprattutto cadevano in continue contraddizioni. La svolta è arrivata all’alba, quando il sostituto Gilberto Ganassi e la sua collega del Tribunale per i minori Anna Cau, al termine dei lunghissimi interrogatori hanno disposto il provvedimento di fermo nei loro confronti. Almeno uno avrebbe confessato, anche se ancora non sono chiare dinamica e soprattutto il ruolo di ciascuno nel delitto. Un omicidio, a quanto pare, non premeditato. I tre stando alla ricostruzione dei militari, sarebbero stati scoperti dalla donna mentre dopo essere penetrati nella sua abitazione stavano rovistando alla ricerca denaro e oggetti preziosi. Da qua la decisione d’eliminarla. E per far sparire ogni traccia dopo averla ammazzata hanno dato fuoco al corpo. La Carrus, che era rientrata a Siliqua per trascorrere la vecchiaia dopo aver lavorato a lungo nel Milanese, dove vivono ancora i due figli, tre anni fa era rimasta vedova e viveva sola nella grande casa costruita con i risparmi di una vita. Questo l’avrebbe resa un bersaglio appetibile per i tre giovani balordi. L’aggressione è avvenuta a piano terra della casa, dove si trovano sullo stesso livello un garage e una grande cucina soggiorno, collegati da un disimpegno.

Qui dopo averla colpita i banditi hanno coperto il corpo della vittima con un materasso e dopo averlo cosparso di liquido infiammabile hanno appiccato le fiamme.
Non è bastato ad eliminare i segni del loro passaggio.

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