Scajola esulta: «Un miliardo per far partire i lavori»

Innanzitutto, scopriamo la citazione. «Francamente, cara, me ne infischio» è la frase di Clark Gable-Rhett Butler in Via col vento che si è recentemente aggiudicata il primo posto nella classifica delle battute più famose della storia di Hollywood. Tanto per capire, Marlon Brando-don Vito Corleone che nel Padrino dice: «Gli farò un’offerta che non può rifiutare», viene solo al secondo posto. E, addirittura, sempre per restare a Via col vento, il «Domani è un altro giorno» di Vivian Leigh-Rossella O’Hara si è classificato solo trentunesimo nella top 100.
Insomma, anche al netto di Celentano e del suo programma televisivo, «Francamente me ne infischio» è una citazione pesantissima. Che si può trasformare anche in un perfetto gioco di parole per Franca, nel senso di Brignola. Utile a raccontare un fenomeno tutto genovese e telegenovese, nel senso di Telegenova.
Franca - persona umile, a volte un po’ confusionaria, spesso troppo passionale, con cui a volte siamo in disaccordo, ci mancherebbe altro - è però un pezzo della storia di Genova. Un pezzo pesante. E non mi riferisco alla stazza fisica, altrimenti mi rincorre con il mattarello, un po’ come Flo, la moglie di Andy Capp.
Il peso della Brignola è quello della passione per il suo lavoro e per le cause che porta avanti. Soprattutto è il peso di chi ascolta tutti, di chi - come anche noi del Giornale - non teme di mischiarsi con la gente, con il popolo, con le persone normali, anche quelle che vivono fuori dai Palazzi. E questa è la sua straordinaria forza, come il calore che ci mette nelle sue battaglie. Non a caso, è una grandissima amica del Giornale e ci dà spazio ogni volta che può.
Tutto questo, credetemi, esce anche fuori dal televisore. Con tutta la sua confusione, Franca è una che buca lo schermo. Ed ha avuto l’enorme fortuna di lavorare con grandi editori come Salvatore Cingari prima e come Raimondo Lagostena oggi che la lasciano completamente libera, comprendendo che la libertà è la sua forza, il segreto profondo della sua credibilità, la ricetta magica del suo successo che si protrae negli anni come un elisir catodico di lunga vita.
Addirittura, la mamma (la nonna?) di Cara Franca ti scrivo e di Genova allo specchio è arrivata - assolutamente unica nel panorama genovese e senza contropartite - a invitare alle sue trasmissioni tutti i colleghi direttori e capiredattori delle altre televisioni e di tutti i giornali, massimo esempio di ospitalità, di libertà e di ascolto delle opinioni altrui. Invito intelligentemente raccolto, ad esempio, da Mario Paternostro e Giovanni Giaccone.


Certo, proprio tutte queste caratteristiche fanno di Franca un personaggio anomalo. Spesso un po’ snobbato dalla Genova dei salotti e dei nasini all’insù. Ma lei va avanti imperterrita. E Francamente, con la maiuscola, se ne infischia. Fa benissimo.

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