Scajola:«Via al piano nei prossimi giorni»

Continua la corsa dei carburanti: la benzina sfonda la soglia di 1,43 euro al litro. Aumenti «pienamente giustificati dall’andamento dei mercati internazionali, tornati ai massimi dal 2008», secondo il presidente dell’Unione petrolifera, Pasquale De Vita, che mette anche in guardia sull’ipotesi di aggiornamento settimanale dei prezzi: «Potrebbe essere positivo, ma anche trasformarsi in un boomerang. Sarebbe meglio sperimentarlo per un periodo di tre mesi». Dal canto suo, il governo procede sulla strada stabilita: «Ho incontrato il garante dell’Antitrust per alcuni aspetti che devono essere definiti - dice il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola -; dalla settimana prossima potranno cominciare ad andare in attuazione tutti i provvedimenti del protocollo d’intesa fatto con petrolieri e sindacati», mentre è escluso il taglio delle accise sulla benzina: «Non è un percorso possibile», ha concluso il ministro. E il sottosegretario con delega alle materie energetiche, Stefano Saglia, ha precisato, durante un’audizione alla Commissione industria del Senato, che le misure previste «rappresentano le prime conclusioni del lavoro svolto negli specifici ma non esauriscono le esigenze di riforma del settore».


Intanto, si riduce lo «stacco», ovvero la differenza tra il prezzo dei carburanti in Italia e la media europea, sceso a 2,7 centesimi. Ma per i consumatori l’aumento di questi giorni è l’ennesima stangata che peserà sulle famiglie per 20 milioni di euro in occasione del ponte del Primo maggio.

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