Andrea Rossi
Alonso «spara», Schumi risponde. Il grande duello è di nuovo pronto ad andare in scena. I contendenti, sempre loro. Una sfida che potrebbe concludersi solo il 22 ottobre, giorno dellultimo Gp di Formula Uno, in Brasile.
Michael Schumacher e Fernando Alonso si scambiano scintille a distanza. Nessuna frecciata, massimo fair play. Però entrambi hanno le idee chiare. Domenica sarà unaltra battaglia. Si corre a Hockenheim, che è un po come dire casa Schumacher. I duellanti già scaldano i motori. E lanciano proclami. Sentite lo spagnolo: «Credo che una vittoria in Germania, sotto il profilo psicologico, potrebbe valere molto più di dieci punti. Battere Schumi, stargli davanti, è sempre importante. Ma qui avrebbe un altro significato». Parole di chi forse sente il fiato sul collo e vuole di nuovo andare in fuga. Parole di chi si è visto scavalcare negli ultimi due gran premi e ha perso per strada otto punti tra Indianapolis e Magny Cours. Già, vincere a Hockenheim vorrebbe dire umiliare il campione tedesco davanti al suo pubblico, frustrare le sue ambizioni di rimonta e ricacciarlo indietro. Cè di più, questione dorgoglio. Alonso vorrebbe restituire lo sgarbo di due domeniche fa, quando il tedesco e la Ferrari hanno violato il circuito di casa Renault. Schumi, però, non sembra troppo daccordo, e suona la carica in vista del gran galà di casa: «Siamo caldi, non cè neanche bisogno di rimarcarlo. Lo spirito della squadra è eccezionale, si tocca con mano: vogliamo conquistare questi titoli Mondiali». Il che significa recuperare 17 punti ad Alonso e 21 alla casa francese. Operazione ardua, ma non impossibile. Schumacher ci crede: «In Formula 1 le cose possono cambiare velocemente. Un vantaggio anche consistente può improvvisamente svanire. Noi dobbiamo mettere gli avversari sotto pressione, guadagnare terreno e vincere di nuovo. Essere sempre concentrati e non lasciarci scappare la minima occasione. Se ci riusciamo, le cose possono anche cambiare. E forse riusciremo anche a riaprire la lotta per il titolo».
Insomma, a Maranello si sentono in palla, finalmente consapevoli di poterle suonare alla Renault e ad Alonso, che forse ha svestito i panni del marziano. Lui, il campione del mondo in carica, fa spallucce. «Sono molto ottimista. Abbiamo iniziato la stagione con una macchina fantastica.
A Hockenheim già si fregano le mani. Lennesimo duello è già cominciato.
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