Schumi torna in pista e mette tutti in fila

Badoer: "Un super eroe, meglio di Raikkonen". Coulthard: "Quel Michael farà strada..."

Schumi torna in pista e mette tutti in fila

È arrivato in circuito mezz’ora prima dell’apertura perché quello di ieri era giorno importante per lui. C’era da controllare ogni dettaglio, in quanto tutto scivola addosso a kaiser Schumi, eccetto le figure di emme. Non a caso, nella sua lunga carriera, ha provato il bello e brutto delle corse: dall’ebbrezza degli onori e delle ribalte allo sconforto per i processi subiti in seguito a certe manovre in pista; fino alla rabbia per i gossip sulla famiglia, sulla moglie, sui figli, sui genitori, sul fratello. Ha provato anche il dolore delle ferite, degli incidenti, però le figure di cui sopra, no. Quelle mai.
Per cui eccolo di mattino presto al box Ferrari di Montmelò, Spagna catalana, eccolo meticoloso come sempre controllare tutto, ma proprio tutto, ed eccolo, finalmente, di nuovo in pista. Per la verità, a prove concluse, “eccolo di nuovo davanti a tutti noi” penseranno i suoi colleghi. Perchè questo ha fatto kaiser Schumi, perché non solo ha evitato la figura di cui si diceva, ma l’ha confezionata, impietoso, per i rivali, i piloti degli altri dieci team presenti in pista. Tutti se li è messi dietro. Sulla F2007, Schumi, un anno dopo il ritiro, ha simpaticamente staccato il miglior tempo (1.21.922) con la facilità di chi non ha mai smesso. Chapeau. Il più vicino a lui il collaudatore della Rossa, Luca Badoer (1.22.129), davanti a Pedro De La Rosa, tester McLaren (1.22.687), e Kovalainen, Renault. Poi il resto del mondo. Badoer, che oltre ad essergli amico è da dieci anno il collaudatore della Rossa, si lancerà nell’epica motoristica: «Michael è un super eroe, per questo non sono per nulla stupito... E poi si sa che è il più veloce del mondo... Dite che però Raikkonen ha vinto il titolo? Certo, ma Schumi ne ha sei in più». David Coulthard, che invece non gli è amico, però ha esperienza per sapere e ricordare quanto sia forte il tedesco, scherzerà: «In pista c’è questo tipo, si chiama Michael. Mi pare che abbia talento, farà strada in F1».
Schumi era stato richiamato in forze non per una comparsata pubblicitaria, bensì per testare il Cavallino in configurazione “umanizzata”. Nel 2008, infatti, le F1 correranno senza il controllo elettronico della trazione, per cui a Maranello serviva un pilota che avesse dimestichezza con le auto senza quel dispositivo che ogni errore perdona.

Fatto sta, con tutti gli altri attori del mondiale nelle medesime condizioni (mancavano però Raikkonen in vacanza, Alonso in trattativa, Hamilton a riposo), con i bolidi che sgommavano e s’intraversavano in curva come imbizzarriti, il grande germanico si è tolto grande soddisfazione. Oggi la replica. E ci sarà Massa. Toccherà a Felipe evitare la figura di cui sopra.

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