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Lo sci sull’orlo del panico Oggi due superG o il caos

Rinviato ancora quello maschile. E la Federscì dal 2009 vuol portare i mondiali a marzo

nostro inviato ad Åre

Vento a 160 km orari in quota, anche sei metri di neve riportata in pista e freddo, tanto freddo, -12°, ma non rende l’idea dell’effetto sul viso mentre si scia. Il mondiale di sci alpino è incappato anche ieri in una giornata-no. Niente superG maschile in una Åre tanto bella da marzo in poi e tanto impossibile a inizio febbraio, quando l’inverno lascia ben poco spazio al sole, pallido e di breve durata. Il circo bianco comincia a interrogarsi tanto che il presidente della federscì planetaria, lo svizzero Gianfranco Kasper, ieri si è sentito in obbligo di intervenire, anche con una frase non del tutto azzeccata. È vero infatti che «abbiamo atteso la neve per quattro mesi e adesso che c’è non possiamo iniziare a lamentarci», ma la si aspettava sulle Alpi e Åre è in Svezia dove problemi simili non li conoscono proprio, altrimenti non si spiegherebbe come una località che se ne sta a quota 372 metri s.l.m., con un monte la cui vetta tocca appena i 1420 (ma il superG parte da 971!), ospiti i campionati del mondo di sci.
È anche risuonata una parola eccessiva, «panic», nel senso di non farsi prendere dal panico «perché il calendario è estremamente lungo e c’è tempo per fare ogni gara. Saremo tutti più rilassati quando si sarebbero disputate le gare di velocità». Esatto. A iniziare dalle due previste oggi: superG uomini alle 10 e quello donne alle 12.30. Il vento che ha imperversato finora dovrebbe togliere il disturbo e l’alta pressione tanto attesa garantire sole e gelo.
Tutti, memori di Morioka ‘93 in Giappone, quando il superG maschile non venne mai corso, a chiedersi se non era il caso, assegnata questa edizione ad Åre, di fissarla a marzo, tenuto conto che proprio questa località è una delle sedi più gettonate a livello di gran finale della coppa del mondo quando sta per scoccare la primavera. In tal senso Kasper ha detto che i mondiali si celebrano per tradizione nella prima parte di febbraio, poi ha però anche fatto sapere che è allo studio una riforma sia del finale di coppa (200 punti e non 100 a vittoria) sia del mondiale, da portare in coda alla stagione per tenerla viva fino all’ultimo fiocco di neve. Se ne riparlerà per Val d’Isère 2009 e Garmisch 2011.
Ieri gli otto azzurri iscritti ai due superG, non sembravano stufi dell’attesa. Se Bode Miller, inganna il tempo con il Superbowl e il computer, le sorelle Fanchini, Elena e Nadia, si sono improvvisate cuoche per le compagne mentre Blardone e Fill si sfidano alla playstation in attesa di farlo in pista. Con Fill, tra i favoriti assoluti, pronto alla battuta: «Andrà a finire che io sono terzo, poi scende Max e mi ritrovo quarto».

Blardone ha riso: «Tranquillo, mi sto allenando per il mondiale rally con la playstation». Detto però con lo sguardo di chi pensa «magari andassi subito sul podio...», tanto che Peter, ridendo a sua volta, lo ha fulminato: «Cosa cavolo ridi? Scherzavo».

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