Roma - Dai trasporti alla scuola, il mese di marzo presenta un fitto calendario di scioperi. Ma in quasi tutti i casi gli stop nazionali, indicati nel consueto prospetto del ministero dei trasporti relativo al mese che sta per cominciare e incrociati con quelli della Commissione di garanzia, sono proclamati da sigle minori. Sigle che, secondo le nuove regole varate ieri dal Consiglio dei ministri (ma non ancora operative) per proclamare lo sciopero sarebbero dovute andare alla prova obbligatoria del referendum preventivo, superata la soglia minima del 20% di rappresentatività e ottenuti poi almeno il 30% dei consensi tra i lavoratori.
È il trasporto aereo il settore che sarà interessato dal maggior numero di agitazioni. Il primo blocco sarà il 4, con lo stop di 24 ore dei dipendenti Alitalia proclamato da Sdl e quello dalle 10 alle 14 dei lavoratori Sea (sia Filt-Cgil, Fit-Cisl, e Uilt-Uil che Sdl).
Il 15 marzo incroceranno poi la braccia per l’intera giornata i lavoratori Meridiana (Filt-Cgil e Uiltrasporti Anpav) e AirOne (Filt-Cgil). Il 30 marzo, infine, si fermeranno dalle 12 alle 16 i lavoratori Enav della Cila-AV. Il 14 marzo sarà la volta delle Ferrovie dello Stato: alle 21 comincerà uno sciopero di 24 ore promosso da Rsu/Rsl-Assemblea Nazionale Ferrovieri.
Le Poste italiane, invece, il 5 marzo saranno interessate dall’astensione dal lavoro straordinario e accessorio dei dipendenti aderenti ai Cobas.
Il 18 marzo stop di 24 ore per scuola e ricerca proclamato dalla Fic-Cgil, che ha anche dichiarato per lo stesso giorno uno sciopero dell’Università per le prime 4 ore di ogni turno. Il 13 marzo, infine, si fermeranno per l’intera giornata i dipendenti Telecom di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil. I loro colleghi della Snater sciopereranno invece il 28 marzo per le ultime due ore di ogni turno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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