«Scomodi e sessisti» Il sindacato vieta i tacchi alti in ufficio

LondraNiente più tacchi alti negli uffici inglesi. Sono inappropriati, scomodi, nocivi alla salute. E tutto sommato alle impiegate della City non servono per sbrigare meglio le loro pratiche. Critiche legittime tutto sommato, peccato che a farle non siano state le dirette interessate, ma il Trade Union Congress, l'organismo che rappresenta le maggiori organizzazioni sindacali del Paese. Nel prossimo congresso nazionale verrà infatti messa ai voti una mozione che propone di mettere al bando dagli uffici le calzature a tacco alto.
Descritte come portatrici di gravi danni alla salute femminile, causa di dolorosi calli, problemi alla schiena e chi più ne ha più ne metta, le scarpe a «stiletto» dovrebbero venir sostituite secondo gli autori della mozione da calzature più appropriate con tacchi non più alti di quattro centimetri. L'altezza perfetta per la scarpa impiegatizia sarebbe addirittura due centimetri, una misura che fa ribrezzo alle fan di Jimmy Choo.
Naturalmente la mozione ha suscitato feroci critiche tra la rappresentanti del gentil sesso che l'hanno subito bocciata come «ridicola e sessista». E se secondo la maggioranza maschile del Congresso il tacco a rischio di caduta e frattura umilia le donne, le dirette interessate la pensano in maniera diametralmente opposta. Quella distanza di otto-dieci centimetri da terra aumenta la fiducia in se stessi, favorisce il dialogo tra i sessi, si rivela un toccasana per la produttività. E bandire queste calzature dagli uffici è sciocco e maschilista, sintomo di un'ottica miope e superata. «Ma chi l'ha detto che i tacchi alti non sono adatti alle donne che lavorano? - ha commentato ieri Michelle Dewberry, vincitrice dell'ultima edizione di “The Apprentice” - io le adoro e le ho sempre usate. E mai i miei tacchi di dieci centimetri mi hanno impedito di fare il mio lavoro. Credo che il Congresso dovrebbe tornare ad occuparsi di temi ben più importanti di questo. Chi, tra le donne, si sognerebbe mai di presentare una mozione su che tipo di cravatta devono indossare i nostri colleghi?».
Insomma, forse sarà anche vero, quegli splendidi oggetti del desiderio che slanciano anche le gambe più sfortunate e che svuotano i portafogli delle loro acquirenti non saranno comodissime, ma vuoi mettere con le ciabatte tedesche stile Birkenstock? Ma ve la vedete voi la direttrice di Vogue entrare in ufficio con le calzature ortopediche, quelle che neppure le cameriere della costa istriana usano più? «Per me i tacchi alti sono essenziali - ha spiegato al Daily Mail Nadine Dorries, deputata conservatrice - sono sempre stata piccolina e se non avessi potuto indossare le mie adorate Christian Laboutin non sarei mai stata in grado di guardare negli occhi i miei colleghi. Vi assicuro che nessuno si sarebbe mai accorto di me».

L'associazione dei sindacati non si è lasciata scoraggiare dalle critiche e ha anche diffuso una guida in cui mette in guardia le donne dai pericoli derivanti dall'indossare scarpe a tacco alto. Per ora però tutte le loro raccomandazioni non hanno sortito molto effetto. Gli stilisti possono ancora dormire sonni tranquilli.

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