Scontrini e sconti sui taxi, Alemanno cambia idea: «Forse non è il momento, l’emendamento va ritirato»

Scontrino fiscale: basta pronunciare la parola per farla sfumare in una bolla di sapone. Per legge. E con la ricevuta svolazzano via probabilmente anche gli annunciati sconti alle donne in viaggio da sole di notte e per chi si reca al Bambino Gesù. Del resto che i sindacati tenessero più ai soldi che agli incentivi per il cliente si sapeva da tempo. E lo dimostreranno con scioperi preventivi. Alemanno si adegua e annuncia ricevute innocue: «Avranno solo il logo del Comune e attesteranno il luogo di partenza e di arrivo, il costo e la lunghezza della tratta percorsa, nient’altro».
La precisazione del sindaco arriva a poche ore dallo sfogo di Loreno Bittarelli, Uritaxi: «L’emendamento della ricevuta è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Occorre azzerare tutto, ritirare la delibera e avviare il confronto». Dunque, quando si era a un passo dall’accordo sulla questione taxi grazie alla mediazione del sindaco tutto potrebbe tornare in alto mare e slittare a settembre. «Il colmo si è raggiunto con l’approvazione dell’emendamento che prevede l’obbligo di introdurre nei taxi un dispositivo collegato al tassametro per il rilascio di una ricevuta automatica, caldeggiato da Maurizio Berruti, consigliere comunale ex tassista - tuona Bittarelli -. Oltre l’unicità della proposta, equivale a circa 8 milioni di euro di costo per la categoria se venisse definitivamente approvata la delibera in discussione in consiglio comunale. Per i tassisti ci sarebbero poi sconti vari gravanti sulle loro spalle e ulteriori aggravi per la sostituzione dei tassametri». Appello, come detto, recepito dal sindaco: «Credo che l’approvazione dell’emendamento che prevede uno scontrino automatico per tutte le corse taxi sia stato un errore, va contro le normative nazionali che non prevedono lo scontrino fiscale per tassisti. Lunedì bisognerà trovare una soluzione per uscire fuori da questo errore perché, tra l’altro, rappresenterebbe un fastidio per i tassisti, un problema di cambi di macchinari senza dare nulla in più a consumatori e utenti perchè non ha una valenza fiscale. Quindi è un fastidio che bisogna eliminare».
Insomma, non se ne farà nulla nonostante l’apprezzamento delle associazioni dei consumatori (che contano sempre meno). Giuseppe Scaramuzza di Cittadinanzattiva non si rassegna: «Cominciamo ad essere una città civile e trasparente che attraverso il rilascio della ricevuta automatica non fiscale con tutte le informazioni previste (data, ora, km percorsi e tempo trascorso) garantisca e tuteli i cittadini dai soprusi».

«Ricordiamo che alla fine della ricevuta è obbligatorio inserire riferimenti per eventuali reclami che i cittadini possono trasmettere alla commissione di garanzia - aggiunge Scaramuzza -. Ringraziamo l’assessore Marchi per aver dato parere favorevole a questo emendamento».

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