Scontro per la commissione bilancio

Enrico Musso l'ha detto chiaramente, si dimette dalla commissione Bilancio perché non ci sta a fare la parte del fantoccio: presiedere una commissione Bilancio, quando la bozza di bilancio della giunta viene inoltrata via comunicato stampa ai media, senza passare né dalla commissione né dal consiglio. «Prendo atto che non ci sono le condizioni perché eserciti efficacemente le mie funzioni» scrive nella lettera di dimissioni presentata fal presidente del consiglio Giorgio Guerello. «Anche il presidente in via confidenziale mi ha detto che ho ragione, ma non credo sia disposto ad ammetterlo pubblicamente». Infatti non lo fa. Ma anche dall'opposizione, la piena solidarietà per la scelta di Musso arriva solo da Gianni Bernabò Brea (Gruppo Misto - La Destra). Con la dimissione di Musso, l'opposizione, che per la prima volta si trovava a presiedere questa commissione rischierebbe di perdere il privilegio. Il condizionale è d'obbligo perché Forza Italia - che è stata informata via sms così come gli altri gruppi di minoranza dall'ex candidato sindaco - si dice subito disponibile. «Se le premesse fatte ai tempi dal sindaco erano vere non vedo perché uno dei nostri non possa presiedere la commissione» dice Raffaella Della Bianca.
Il sindaco intanto chiede a Musso di ripensarci, minimizzando lo sgarbo.

Ma ci sono dubbi sul fatto che la presidenza rimanga in mano alla minoranza: «Valuteremo in questi giorni - spiega Simone Farello capogruppo Ulivo - perché un conto sono critiche di merito un conto di metodo, fatte da un consigliere che credevamo sintesi dell'intera minoranza».

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