Cinema

Scontro sul delta del Po tra due attori eccellenti

Delta non è la quarta lettera dell'alfabeto greco, ma lo sbocco del Po nell'Adriatico, una terra di nessuno che potrebbe assomigliare a un Far West se non fosse che l'Italia non ha Far e nemmeno West

Scontro sul delta del Po tra due attori eccellenti

Delta non è la quarta lettera dell'alfabeto greco, ma lo sbocco del Po nell'Adriatico, una terra di nessuno che potrebbe assomigliare a un Far West se non fosse che l'Italia non ha Far e nemmeno West. Però quell'acqua che soffoca e quella nebbia che avvolge sono il teatro raggelante e torbido di una battaglia. A scontrarsi sono bracconieri della pesca senza peli sullo stomaco e volontari che difendono un ecosistema in pericolo. Per chi vuole, non è peregrino vedere un conflitto, in scala ridotta, di quanto accade nel nostro pianeta minacciato da nazioni che inquinano in nome del progresso e altre che «difendono» con tanta grinta e poche armi.

I due estremi di questa sfida sono Elia (Alessandro Borghi), un nativo vendutosi agli interessi dei malviventi - guarda caso rumeni - e Osso (Luigi Lo Cascio), strenuo difensore dell'ambiente. Dei principi. E della legge. Non riveliamo chi vincerà il braccio di ferro, ma scopriamo il romanissimo Borghi che parla rumeno e il palermitano a simulare un accento romagnolo o giù di lì. Eccellente la ricostruzione ambientale che trasmette il suo ruvido vigore nel gelo, primo nemico degli attori e dal quale emergono due figure contrapposte, ugualmente maestose e di spessore grande e identico senza che uno dei due fagociti l'altro. E senza neppure che uno finisse per essere l'alfiere dei buoni contro il rivale, icona dei cattivi.

Tra i pregi del film c'è un'obiettività - merce rarissima - che si allontana dall'ideologia per puntare l'indice contro il sistema. Scontato, dirà qualcuno, dimenticando però che viviamo anni - se non decenni - di scontri che hanno per padre il pregiudizio e per madre la faziosità.

Peccato allora per una sceneggiatura sicuramente perfettibile che è l'anello debole di tutta l'operazione, ma non riesce a guastare quanto di buono è invece attribuibile alla regia e al talento dei protagonisti, applauditi a Locarno dove il film è stato presentato con successo l'estate scorsa.

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