Fino a giovedì suoi risparmi non le erano serviti. Nel portafoglio aveva ancora qualche banconota e non aveva bisogno di andare a intaccare il «tesoretto» che sarebbe poi tornata a rimpinguare appena incassato a fine mese il nuovo assegno della pensione. Una donna di 83 anni ci ha così messo qualche giorno a capire di essere stata truffata dal quel giovanotto tanto gentile che le si era presentato alla porta di casa.
È stato quando ha cercato qualche euro in più per andare a fare la spesa che la pensionata ha scoperto che la busta della «riserva» era vuota. Ha provato a ricostruire gli ultimi movimenti, ha sperato di essersi solo dimenticata di aver spostato i soldi. Alla fine si è arresa allevidenza. Quelluomo garbato che aveva chiesto di vedere le ultime bollette del gas non era un operaio incaricato dalla ex municipalizzata. Certo, aveva la tuta blu, dimostrava padronanza della materia, parlava come un esperto. Però, pensandoci bene, cè stato un attimo in cui, mentre era in casa sua, lha perso di vista. E proprio in quel momento deve aver raggiunto la camera da letto e frugato nel cassetto dove lei temeva la busta con i soldi.
La ricostruzione purtroppo era precisa, esatta. Lottantatreenne residente in via Giannelli a Quinto ha chiamato disperata la polizia e ha confidato il suo dubbio agli agenti.
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