Più le neuroscienze progrediscono, più la nostra coscienza viene circoscritta a una serie di reazioni chimiche e impulsi elettrici. Cosa che al mondo umanistico non è mai andata giù, tanto meno a Tim Parks, che si reca all'Università di Heidelberg tra psicologi e neurobiologi per cercare di vederci più chiaro.
L'autore non si rassegna al fatto che il pensiero avvenga solo nella nostra testa, e interroga chiunque incontra. Consigliato a tutti i letterati che vogliono affrontare la fisica senza rinunciare alla metafisica, consolandosi di restare a metà.Massimiliano Parente
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