I giovani tornano ai seggi. Se non da elettori, almeno come scrutatori. A Milano l80% di chi è impegnato nelle sezioni elettorali ha meno di 40 anni. Sono studenti, lavoratori precari, disoccupati: in tempi di crisi, i 120 euro di compenso possono tornare utili. Lo dimostra il fatto che nei giorni scorsi allufficio elettorale si sono presentati in tanti per lasciare la loro disponibilità ad essere chiamati anche allultimo minuto, in caso di rinuncia degli iscritti allAlbo.
«Nel mio seggio sono tutti giovanissimi» conferma leuroparlamentare leghista Matteo Salvini, 37 anni, da ieri impegnato a Milano come presidente di seggio. «Qui non cè stata nessuna rinuncia e vedo i ragazzi molto preparati» dice Salvini, convinto che «in tempi come questi 120 euro non si buttano via». Facendo i conti, si è impegnati per 24-25 ore, spalmate su tre giorni, per un compenso orario che si aggira attorno a 5 euro lora. «In rapporto al lavoro che si fa, mi sembra una cifra onesta» dice la ventenne Giulia Ferin, in servizio nella sezione elettorale di viale Brianza.
Commenti
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.