A scuola di cucina in casa della «Rossa»

Morsasco (Alessandria).Non il «solito» agriturismo, ché ce ne sono già abbastanza, anzi, pure qualcuno di troppo. «La Rossa» in quel di Morsasco, su un poggio a mezza strada tra i borghi dell’Ovadese e dell’Acquese, ha ben altra ambizione. Certo, ci sono le vigne - di dolcetto, barbera e cortese -, ci sono i prodotti dell’orto e gli animali da cortile; ci sono quattro camere arredate in stile rustico, ma con tutti i comfort, e tutt’intorno prati, boschi e panorami che mettono subito a regime l’umore squassato dal «travolgente quotidiano». Ma la famiglia Priarone, che ha rilevato la proprietà del podere negli anni ’80 dai genovesi Marchesi Pallavicino, ha voluto dare un’interpretazione radicalmente nuova al concetto di agriturismo. Che qui, intanto, significa «farm experience»: un progetto che si rivolge «a chi cerca nuove emozioni attraverso esperienze dirette nelle pratiche di cucina, di cantina oppure di campagna». Per intenderci: la sera, su prenotazione, Enrico - uno di famiglia, come di famiglia sono gli altri protagonisti dell’idea: papà Giorgio e Franco che si occupano della gestione dell’azienda, mentre mamma Ada e lo stesso Enrico presidiano i fornelli - tiene un corso pratico di cucina, nel corso del quale ogni partecipante realizza con le proprie mani le ricette proposte, sapientemente guidato dall’esperienza «della casa». E, alla fine, ciascuno può gustarsi quello che ha cucinato. Si può mangiare, ovvio, anche senza farsi coinvolgere nella preparazione, ma accomodandosi direttamente a tavola: imperdibili i ravioli della «Rossa», fatti a mano, con ripieno di manzo, maiale e coniglio, verza, scarola, parmigiano, maggiorana e uova, ma è la pasta sottilissima a conquistare anche i palati più esigenti. Eccellente anche la faraona all’uva, abbinata a un calice di robusto barbera del Monferrato «Il Dono». Da provare, se possibile, le focacce rustiche, gli sformatini di verdura, la mostarda, il brasato, e la rivisitazione dell’antico bonet.
Altra proposta (che ha convinto schiere di appassionati provenienti anche dall’estero): «La Rossa di sera», ogni sabato da giugno a settembre, con buffet informale accompagnato dai vini locali. Per l’occasione, Franco organizza degustazioni guidate e abbinamenti gastronomici, e musica dal vivo. «La Rossa» è inserita inoltre nel circuito di «Cascine aperte» che comprende una serie di appuntamenti sul territorio, tra cui il 13 e 14 giugno la «scuola di falconeria» al castello di Morsasco, con rilascio del brevetto di falconiere, e il 20 e 21 giugno l’esibizione di caccia con rapaci e prede meccaniche. Un salto in autunno, quando l’agriturismo organizza la «Vendemmia Collettiva»: la terza domenica di settembre è dedicata al «Tempo di dolcetto», la terza di ottobre al «Tempo di Barbera», alla presenza di un enologo che illustra le caratteristiche morfologiche delle vigne e le scelte della vendemmia. Le giornate terminano tradizionalmente con la «merenda sinoira», momento conviviale che un tempo si svolgeva in campagna al termine della giornata lavorativa.

Ma se gli adulti hanno tanti modi di divertirsi imparando, compresa un’oasi benessere (in convenzione con il Beauty Fitness Resort Regina di Acqui), «La Rossa» dedica anche ampio spazio anche ai più piccoli che possono usufruire di una «Fattoria didattica» per avvicinarsi alle consuete attività di campagna, come la conduzione del vigneto e dell’orto, la cura degli animali da cortile e la produzione di piatti tipici. Tra i più assidui nella frequenza, alcuni istituti scolastici di Sampierdarena che offrono agli alunni una giornata intera di divertimento e istruzione a diretto contatto con la natura.

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