Roma

Scuola, partenza tra mille problemi

Daniele Petraroli

Anno scolastico nuovo, problemi vecchi. A una settimana dall’inizio delle lezioni, fissato ufficialmente il 14 settembre per il Lazio (anche se molti istituti hanno deciso di anticipare l’apertura dei cancelli), la situazione appare desolante. Aule fatiscenti, palestre in condizioni pietose, laboratori solo per pochi fortunati. Il viaggio del Giornale all’interno delle scuole romane dipinge un quadro a tinte fosche. Domani, intanto, si terrà un vertice in Prefettura nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza che avrà come oggetto proprio le problematiche del pianeta-scuola. Dall’edilizia, alla sicurezza per arrivare fino ai controlli sullo spaccio di droga negli istituti.
Ogni zona della Capitale monitorata presenta problemi differenti. Sulla Cassia alta, riquadro che comprende tra i 40 e i 50 mila abitanti, non c’è nemmeno una scuola superiore. Così gli studenti, terminate le medie, sono costretti a interminabili viaggi in autobus o, peggio per i genitori, in motorino per raggiungere il liceo. Direzione Grottarossa o Flaminia verso il centro. Eppure di un istituto superiore nella zona si parla da anni. Ma, come accade spesso, tante chiacchiere e zero fatti. Oppure una totale mancanza di pianificazione. Un nuovo istituto dovrebbe aprire il prossimo anno in zona, a Cerquette tra Olgiata e a Storta per la precisione, ma l’amministrazione comunale, assessore Maria Coscia in primis, non avrebbe intenzione di farne una scuola (..

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