«Se Alitalia lascia, fondiamo AliNord»

Roberto Formigoni ha allo studio un piano per creare una compagnia aerea del Nord, nel caso in cui Alitalia dovesse spostare i voli intercontinentali da Malpensa a Fiumicino. «Se diventa AliLazio, allori lasci gli slot e ceda aerei e piloti» dice il presidente della Regione, convinto che nei primi anni bisognerebbe puntare su un’alleanza con Francoforte. E il rischio di essere colonizzati da Lufthansa? «Esiste ma noi lavorereremo per rifare di Malpensa un hub nel giro di due o tre anni». Mercoledì Formigoni incontrerà il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, e intende portare la sua proposta al governo. Palazzo Marino non si pronuncia. Non si sbilancia nemmeno Giuseppe Bencini, presidente della Sea, la società che gestisce gli scali milanesi: «La compagnia del Nord è una delle tante ipotesi che stiamo valutando con interesse». Bencini difende i voli intercontinentali in partenza da Malpensa: «Il problema di Alitalia non è Malpensa ma i costi enormi che ha la compagnia, incluso il dover spostare milleottocento persone da Fiumicino a Malpensa».

E ancora: «Alitalia può anche spostare i voli a Fiumicino ma i passeggeri rimangono qui». Il presidente Sea ricorda che passare da Roma è antieconomico dal momento che le prinicpali rotte passano al Nord: «Ogni viaggio costerebbe quaranta euro in più a passeggero».

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