Se all’oratorio gli ultrà incitano Stasi a uccidere

Ultimissime dagli spalti del calcio minore: nella top ten della vergogna entra il coro con delitto. L’ultimo stadio della follia è stato consumato domenica scorsa a Motta Visconti, provincia di Pavia, ed è stato raccontato dal quotidiano locale, la Provincia Pavese. Sono in campo, davanti ai trecento spettatori stipati sui disadorni spalti del campo dell’oratorio, la formazione locale contro la squadra della vicina Garlasco, cittadina tristemente balzata agli onori della cronaca per l’uccisione di Chiara Poggi che quattro anni dopo non ha ancora un colpevole. Sull’erba spelacchiata del campetto parrocchiale c’è in ballo la supremazia nel campionato provinciale allievi, nel quale militano ragazzi di 16-17 anni. Una giornata di agonismo, di festa, al massimo di sfottò, naufragata in un abominio senza pari. Accade infatti che al termine di una partita a nervi scoperti i padroni di casa vincano 2-1 e soffino ai rivali il secondo posto in classifica, dietro alla capolista Robbio. Al termine della sfida dal settore dei tifosi di casa parte un coro: «Alberto salta il cancellino. Uccidi Chiara con il coltellino. Stasi alè alè». Testo demenziale ma metrica e rima ben oliati, così da far pensare che fosse preparato per l’occasione. Evidente il riferimento alla morte di Chiara Poggi, la ragazza di 26 anni trovata morta a Garlasco il 13 agosto 2007 e della cui uccisione è stato a lungo sospettato il fidanzato Alberto Stasi, oggi 28 anni, poi assolto in primo grado.
Un’esultanza assurda, senza alcun legame con quanto accaduto in campo, che ha ferito molto i giocatori e i tifosi del Garlasco, ma ancora di più la città e due famiglie. «È inaccettabile il riferimento ingiurioso alla morte violenta di Chiara Poggi, assassinata nella sua casa di Garlasco, così come il richiamo al presunto ruolo che avrebbe avuto nel delitto il fidanzato di Chiara, già assolto nel processo di primo grado», attacca Francesco Santagostino, consigliere comunale uscente di Garlasco e dirigente regionale della Lega dilettanti. Santagostino spiega che la società garlaschese attende il referto arbitrale per valutare eventuali «segnalazioni agli organi disciplinari sportivi e alla magistratura». L’episodio, confermato anche da Stefano Masocco, allenatore dei giovanissimi del Garlasco, e da Mauro Roncon, allenatore degli allievi («dalla mia postazione ho sentito distintamente fare i nomi di Alberto Stasi e Chiara, poi mi hanno riferito in che termini») appare comunque inequivocabile, anche se dal Motta Visconti arrivano imbarazzate smentite: «Domenica non è successo nulla», provano a spiegare i dirigenti della squadra di casa. Mentre Mattia Tacconi, allenatore degli allievi del Motta Visconti, non nega ma minimizza: «Se qualcuno ha pronunciato frasi ingiuriose sarà stato un tifoso isolato. Nessuno lo ha sentito».
La squallida vicenda rischia di diventare anche un caso politico.

A Garlasco infatti domenica e lunedì si vota per le amministrative e il sindaco uscente della coalizione di centrosinistra, Enzo Maria Spialtini, che non può ricandidarsi come primo cittadino ma si presenta come consigliere comunale in una lista che appoggia in candidato sindaco Santino Marchiselli, cerca di cavalcare l’onda emotiva: «Esprimo la rabbia di un’intera città per la deprecabile imbecillità di chi ha avuto il coraggio di pronunciare certe frasi. Il Comune è pronto a presentare denuncia a nome dell’intera comunità contro i responsabili».

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