Per citare Maurizio Crozza nella sua imitazione di Arrigo Sacchi, «la Porsche? Dipende come la guidi, se con “arroghenza” o con “straordineeeria umiltè” ». Sarà dunque questa differenza di atteggiamento a far sì che la sinistra francese e quella italiana si approccino in maniera completamente opposta davanti ai loro miliardari- simbolo alle prese con le gioie del lusso?
La domanda sorge spontanea se si guarda al putiferio montato Oltralpe in seguito alle fotografie scattate a Dominique Strauss-Kahn a bordo di una Porsche Panamera (prezzo intorno ai 100mila euro). Il più accreditato tra i candidati socialisti all’Eliseo, già direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, è stato attaccato per lo stile di vita lievemente in contrasto con l’ortodossia del socialismo reale e scientifico di marca marxista. «Polemiche elettorali montate ad arte», replica lui, economista di fama mondiale e discendente di una ricca famiglia di ebrei askenaziti. Sarà, ma almeno un’ombra di polemica in Francia è sorta.
In Italia, invece, quando «Chi» mostrò le foto di Carlo De Benedetti a Sankt Moritz intento a fare il pieno alla sua Porsche Panamera nera, nessuno mosse un sopracciglio. L’Ingegnere,editore illuminato dell’«Espresso» e di «Repubblica», nonchè tessera numero uno del Partito Democratico, evidentemente guida il suo bolide con «straordineeeria umiltè». D’altronde, dopo aver visto per anni D’Alema sulla sua barca Ikarus, all’elettore di sinistra una Porsche non fa né caldo né freddo.
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