Il bianco puro, che rimanda al rigore dei marmi, accostato a un rosso sanguigno, simbolo di vitalità, in un gioco di contrasti che testimonia limponenza di una città antica e la confusione del quotidiano. Composizioni ricche, dominate da forme tondeggianti a richiamare le curve delle cupole e una sensazione di soddisfatta pienezza. È con unintera parete di fotografie floreali realizzate appositamente per descrivere «lemozione di essere a Roma», che Nobuyoshi Araki ha deciso di aprire lesposizione Araki Gold, fino al 17 febbraio a Palazzo Fontana di Trevi, nellambito della rassegna «Vetrine alla Calcografia». La mostra è un viaggio in quarantanni di carriera, tra bianco e nero e colore, scatti rubati e ritratti di volti noti dellaristocrazia giapponese e persone comuni, oltre a lavori «bondage», con donne-bambole legate da corde che ne compongono i corpi come sculture. «Tutte le mie opere hanno ununica fonte di ispirazione: lamore per la vita - dice lartista -. Che sia un fiore o una donna, io tento di fermare listante di massimo fulgore del soggetto, lattimo immediatamente precedente allinizio del decadimento. Alcune modelle sono legate proprio per impedire alla bellezza di fuggire. È il mio modo di raccontare la sensualità della vita». Dopo le prime esperienze pittoriche, Araki è approdato alla fotografia per «naturale evoluzione e unesigenza forte come respirare» nellossessiva ricerca del mistero del bello. Esposte varie street-photo realizzate a Ginza negli anni Sessanta e Settanta. «Non voglio dimostrare nulla né svelare ciò che una persona nasconde - prosegue -. Lascio che la foto racconti la storia che ognuno porta scritta sul proprio volto».
Ai ritratti rubati, testimoni loro malgrado di unepoca si affianca unampia galleria di ritratti, che spazia dalle pose in studio alla descrizione dei mutamenti nella bellezza delle sue modelle in oltre dieci anni di lavoro, senza dimenticare «Tokyo Diary 2003-2007», selezione delle centinaia di foto realizzate dallartista. Chiudono il percorso gli scatti «bondage» responsabili della sua fama di fotografo scandaloso.Ingresso gratuito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.