Roma

Se è Mefistofele a suggerire la bomba atomica

Va in scena uno spettacolo ispirato al Faust e dedicato a Hiroshima

Francesca Scapinelli

L’uomo di scienza che stringe un patto con il diavolo. Così la regista Imogen Kusch rilegge l’avvicinamento da parte del fisico ebreo polacco Joseph Rotblat al «progetto Manhattan» (quello per la realizzazione della bomba atomica a Los Alamos, nel ’42). Lo scienziato-Rotblat però poi si libera dalle grinfie demoniache, tanto da essere insignito, nel 1995, del Premio Nobel per la Pace.
Alla storia dello studioso, che oggi ha 97 anni e vive a Londra, la Kusch si è ispirata per lo spettacolo musicale «Faust a Hiroshima», prodotto dalla compagnia Klesidra e da venerdì in scena. «L’idea nasce dalla mia amicizia con Riccardo Antonini, il fisico che mi ha raccontato di Rotblat - spiega la coautrice e regista -. Sono andata a Londra e ho incontrato lo scienziato polacco». Nella pièce è centrale «il problema della coscienza», continua la regista italo-tedesca, in particolare il peso della consapevolezza di creare qualcosa di mortifero. «Sono anche molto presenti le donne, gli spiriti della coscienza che con i loro cori cercano di riportare lo scienziato alle conseguenze delle proprie azioni». «Faust e Goethe in Germania sono come La divina commedia e Dante per l’Italia - dice ancora Kusch -. Perciò è stato facile pensare a Mefistofele che si aggira nel laboratorio di Los Alamos diretto da Robert Oppenheimer, da cui Rotblat si distanziò non appena capì che Hitler non era in possesso di nessuna arma nucleare». Conosca o no le vicende narrate da Goethe, lo spettatore nelle intenzioni degli autori viene «coinvolto emotivamente» e non è improbabile che il suo pensiero corra ai temi della clonazione e della fecondazione artificiale, che la stessa autrice ricorda di aver tenuto presenti (specie nell’immagine dell’«homunculus» che Faust vuole plasmare). Lo spettacolo è stato selezionato per il Progetto europeo Cultura 2000.
In scena il 5 e 6 agosto all’anfiteatro di Tor Bella Monaca (ore 21.15, ingresso gratuito); domenica 7 in piazza del Lavatoio ad Anguillara; il 10 agosto nella capitale, al Fontanone del Gianicolo (ore 21.30). Informazioni allo 06.

77591075.

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