Le donne premono il grilletto: al via il corso di autodifesa 2.0

Agguerrite e pronte a sparare: sono le donne iscritte all'ultima edizione del corso di autodifesa organizzato dal comune di Limena (Padova)

Le donne premono il grilletto: al via il corso di autodifesa 2.0

"Sono stata aggredita quand'ero una ragazzina. Credo che di questi tempi, se esiste un modo che ti possa aiutare a sentirti più sicuro, bisogna sfruttarlo." Paola impugna la pistola: si concentra, mira e spara. "È vero che posso chiamare i carabinieri se la situazione me lo permette. Ma i carabinieri non sono fuori dalla porta".

Al corso di autodifesa organizzato da Jody Barichello - ex leghista delegato alla Sicurezza del comune di Limena (Padova) - Paola, che ha già il porto d'armi, ha fatto iscrivere anche sua figlia di 16 anni. "Credo che alla sua età sia ancora più esposta ai rischi di aggressione. Il corso può aiutare a sentrisi più preparato, ma nessuno è mai pronto di fronte a un'aggresssione.

Il corso - giunto alla sua quinta edizione - inizierà a gennaio e prevede 10 incontri. "Quest'anno la novità è l'introduzione di un paio di lezioni sul maneggio delle armi. Queste lezioni sono state introdotte a grande richiesta dal pubblico. Ho deciso di inserirle perché ho voluto creare nel pubblico una coscienza di cosa fosse un'arma", racconta Barichello.

Alla presentazione c'è anche Pamela, che ha deciso di iscriversi: "Se nessuno ci tutela, ci tuteliamo da sole", afferma. "La sicurezza parte dalla mente. Riuscire a concentrarsi, a mirare un punto fisso che è una questione di millimetri ti dà sicurezza in te stessa. Per fare questo, naturalmente si usa un'arma. Se continuo questo percorso ne acquisterò una. Solo l'Italia è un po' restia sull'argomento" (guarda il video).

"Dritta con la schiena. Impugna la pistola e inspira mentre azi il braccio". Carmelo Trafiletti, istruttore di tiro, è l'altro organizzatore di questa iniziativa gratuita. Durante l'anteprima, che ha avuto luogo ieri al Tiro a Segno di Padova, mi ha fatto provare a sparare. "Non vogliamo armare nessuno. Non vogliamo far sembrare che tutte le donne che frequentano il corso sono delle pistolere. L'intento era quello di far conoscere uno strumento che può essere uno strumento di offesa ma anche di difesa."

Trafiletti risponde anche alle recenti critiche ricevute in questi giorni durante alcune trasmissioni televisive: "Siamo stati accusati di voler far diventare Limena la zona più armata in Europa. È assurdo. ln ogni caso bisogna ricordare che i Paesi con più armi pro capite in Europa sono la Svizzera e la Finlandia. E non mi risulta che in nessuno di questi due Paesi ci sia il Far West", aggiunge.

Al corso parteciperà anche Alessandra: "Sono sempre stata affascinata dalle armi. In particolare dalle pistole.

Mi piacerebbe acquistarla ma evito accuratamente di farlo perché temo che magari un giorno potrei usarla", afferma, sorridendo. "Il problema qual è. È che se ti entra qualche malintenzionato in casa, come è successo a molte persone, ti può fare quelle che vuole. E tu non gli puoi sparare".

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