Ma se vince il Polo Umberto Eco resterà in Italia

Non c’è dubbio, se Berlusconi vincerà la prossime elezioni Umberto Eco non si muoverà dall’Italia (infatti giorni orsono l’ha pure smentito).
Sì perché la scarsa attendibilità del suo pensiero per quanto concerne le vicende politiche, lui l’ha ampiamente dimostrata già cinque anni fa, quando scrisse su Repubblica, pochi giorni prima delle ultime elezioni politiche (maggio 2001) quanto segue: «A nessuno piacerebbe svegliarsi una mattina e scoprire che tutti i giornali Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, Il Messaggero, il Giornale e via via l’Unità, il manifesto, compresi i settimanali e mensili L’Espresso e Novella 2000, sino alla rivista online Golem appartengono tutti allo stesso proprietario e fatalmente ne riflettono le opinioni. Ci sentiremmo meno liberi.

Ma è quello che accadrebbe con una vittoria del Polo che si dice delle Libertà».
Sul clamoroso proposito di Eco, l’ineffabile Travaglio così chiuse il suo commento: «...accomuna persone che vanno spesso all’estero e hanno modo di notare come mai siamo considerati gli ultimi fessi in Europa».

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