La seduta «fantasma» fa numero soltanto per la maggioranza

Mettiamo le cose in chiaro: in questo caso si tratta prima di tutto di una questione di rispetto e di onestà verso gli elettori. E poi di un fatto economico, ovvero di spese sostenute dal Comune per risarcire le aziende in cui lavorano i consiglieri impegnati nelle sedute. «Nel 2007 avevo promesso che non sarei mancato mai ad un consiglio. Cosa che ho fatto finora, e invece quest’anno avrò il 99 per cento delle presenze per colpa di una seduta che non c’è mai stata».
Ecco, Stefano Balleari consigliere comunale del Pdl, sull’impegno verso i cittadini non transige e che nel computo delle sedute a cui hanno partecipato i politici, sia finita pure quella «fantasma» di fine 2010, proprio non gli va giù. Ecco cosa è successo. È dicembre, l’opposizione vuol dimostrare che la maggioranza da sola non garantisce il numero legale per lo svolgimento dei lavori. «Volevamo far vedere che è l’opposizione a fare il numero legale - spiega Balleari - perché alla maggioranza non interessa. Quindi, pur presenti alla convocazione, siamo rimasti fuori. Quelli della maggioranza non si sono presentati e la seduta è saltata per mancanza del numero legale».
Però? Però succede che nel conteggio delle riunioni dei consiglieri - che oggi verrà reso pubblico in una conferenza stampa insieme alle presenze - è finita pure quella. «La presenza della maggioranza è stata calcolata lo stesso. Ma la seduta non c’è stata. Quindi, i consigli comunali che si sono svolti in quest’anno sono 45». E non 46 come quelli registrati da Tursi: perché un conto è la convocazione, altro è invece l’effettivo svolgimento delle sedute. «Noi abbiamo chiesto che si facesse questo distinguo per questioni di chiarezza e per far vedere che alcuni consiglieri hanno fatto il 100% delle presenze e non il 99%».
Ma il Comune ha risposto che non può fare una cosa del genere, per motivi contabili, perché a prescindere dallo svolgimento o meno della seduta, ha comunque rimborsato le aziende della mancata presenza dei loro dipendenti.

Può anche darsi che a dicembre si siano fatte più di 17 commissioni, il tetto massimo per ottenere il gettone di 97 euro lordi, e che quindi i soldi di quel consiglio «fantasma» non siano andati direttamente al consigliere. «Ad ogni modo il rimborso alle aziende c’è stato e il Comune ha sostenuto un costo. C’è da valutare se lecito o meno».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica