Sei commandos britannici catturati Cercavano contatti coi ribelli anti raìs

LondraÈ stato decisamente un brutto weekend per i sei uomini delle forze speciali britanniche catturate venerdì dai ribelli libici vicino a Bengasi. La notizia del loro arresto è stata diffusa soltanto ieri e poche ore dopo è arrivata quella della loro liberazione, ma certo l’episodio rimane in gran parte da chiarire. Non solo sono oscure le cause che hanno portato al fermo dei soldati della SAS - secondo alcune fonti sembra che siano stati visti atterrare nei pressi della cittadina libica con un elicottero e che in seguito siano stati arrestati perchè in possesso di armi - ma anche la ragione per cui gli uomini si trovavano laggiù.
La televisione di Stato ha mandato in onda un filmato in cui un uomo che afferma di essere l'ambasciatore britannico in Libia dice ad un portavoce dei ribelli che i soldati della SAS volevano mettersi in contatto con loro. L'uomo continua poi spiegando che il gruppo intende dare un'occhiata alla situazione umanitaria a Bengasi.
Ieri il segretario alla Difesa Liam Fox ha confermato che il gruppo era in contatto con i ribelli, ma il corrispondente per la sicurezza della Bbc Gordon Correra ritiene che gli uomini si trovassero sul posto più per proteggere dei diplomatici piuttosto che in missione militare.
Anche il Sunday Times scriveva che l'unità delle forze speciali stesse tentando un approccio diplomatico con i leader dell’opposizione per tentare di rovesciare il regime di Gheddafi. L'operazione comunque non sembra essere andata a buon fine dato che i sei sono stati arrestati quasi subito in un'azienda agricola dalle guardie delle forze libiche rivoluzionarie che controllano Bengasi perché trovati in possesso di armi.
Insieme al gruppo ci sarebbe stato anche un diplomatico. Nel tardo pomeriggio di ieri è giunta la conferma della loro liberazione e sembra che il team inglese abbia potuto lasciare la città di Bengasi a bordo di una fregata della marina militare britannica. Non ne esce bene l'immagine efficiente dei servizi speciali che insieme agli 007 di sua Maestà negli ultimi tempi hanno collezionato numerose figuracce. Proprio quest’ultimi, accusati di non aver saputo evitare gli attentati terroristici a Londra, hanno spesso smarrito documenti importanti con sorprendente leggerezza.
Per non parlare della vicenda che aveva coinvolto il loro nuovo capo appena promosso.

Tutti dettagli personali dell'uomo e della sua famiglia compresa la notizia della promozione erano finiti su Facebook ad opera di una moglie troppo orgogliosa e altrettanto ingenua. Sarà per questo che James Bond è sempre rimasto scapolo.

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