Lo Stato dellAlabama ha introdotto la tassa che mancava: quella sullobesità. I suoi 37.527 dipendenti pubblici hanno infatti un anno di tempo per rimettersi in forma: coloro che alla fine di questa specie di ultima spiaggia risulteranno in sovrappeso saranno costretti a pagare un premio assicurativo di 25 dollari al mese.
Come tutte le follie dello Stato Etico, naturalmente anche questa viene fatta passare come una misura a fin di bene. E come sempre in questi casi cè tutto un mondo pronto a cadere nella trappola: è il caso della nostra Coldiretti, che ieri ha salutato la decisione dellAlabama con un comunicato nel quale si sottolinea la gravità della situazione. Si snocciolano dati su adipe e colesterolo, glicemia e diabete, pressioni minime e massime: i ciccioni - insieme con i fumatori, leffetto serra, lo scioglimento dei ghiacci e le centrali nucleari - sono ormai entrati a pieno titolo fra i nuovi mostri che distruggeranno la Terra. Chi ingrassa avvelena anche te, è il nuovo slogan di salutisti e ambientalisti.
In realtà, dietro il volto buono del medico condotto che si prende cura di te lo Stato Etico nasconde la sua natura totalitaria. Finiti fascismo, nazismo e comunismo, lultimo totalitarismo è ormai questa ideologia che pretende di dettarci lagenda quotidiana. Non credo che laggettivo «totalitario» sia esagerato. Anzi. Il controllo che si vuole imporre alla nostra vita privata è totale. Lo dico in modo paradossale: fascismo e comunismo si limitavano a chiederci di pensarla come loro sulla politica. Questi invece si impicciano delle nostre faccende più intime: sfìlati la sigaretta di bocca, infìlati il preservativo, non bere più di tot, non mangiare più di x, non pesare più di y. Dopo la camera da letto e la sala da pranzo, il nuovo totalitarismo ha deciso di dettare le regole perfino in bagno: i nazisti inaugurarono la guerra-lampo, gli ecologisti la doccia-lampo, per non sprecare acqua puzzeremo un po ma come al solito sarà per il nostro bene. Unattenzione particolare è poi riservata ai momenti in cui siamo seduti sul water: da qualche tempo è in vigore una legge che impone due tipi di sciacquoni, uno per la pipì e uno per la popò. Un noto ecologista ha comunque consigliato (non sto scherzando) di limitare luso del secondo a non più di una volta la settimana per tutelare le risorse idriche.
La cosa drammatica è che ormai accettiamo tutto senza reagire. Anzi, il loro naso infilato sotto le nostre lenzuola e sopra le nostre tovaglie ci sembra quasi rassicurante. Come in tutte le dittature, cè un periodo del consenso. Ieri ho letto commenti soddisfatti alla tassa anti-grasso dellAlabama: gli obesi, dicono gli immancabili esperti, sono un costo sociale. Non ne dubito. Ma mi domando se non siano un costo sociale anche gli allergici, i depressi, i ciechi, i sordi, i malati di cancro, insomma tutti quelli che hanno bisogno di assistenza e di cure: facciamo pagare una tassa anche a loro? Un collega mi ha obiettato: ma lobeso è obeso per colpa sua, mangia troppo. Ammesso che sia così (e non credo) si potrebbe rispondere che anche i malati di influenza e quelli di lombalgia (prime cause di assenza dal lavoro, a proposito di costi sociali) non sono innocenti: i primi potrebbero coprirsi di più, i secondi tenere una postura corretta.
La verità è che quando si entra nella spirale del politicamente corretto non si finisce più. Per esempio: qualcuno ha fatto presente che non esiste una sola prova scientifica dei danni provocati dal fumo passivo. I Sirchia di tutto il mondo hanno replicato: non importa, in ogni caso il fumo dà fastidio a chi sta accanto. Verissimo. Ma se si resta fedeli a questa logica si presenteranno presto problemi di non facile soluzione: negli Stati Uniti sono già sorte associazioni che chiedono una legge che vieti luso dei profumi in luoghi aperti al pubblico. Qualcuno, ai profumi, è allergico; qualcun altro semplicemente insofferente. Perché costringerli a inalare uno Chanel numero 5?
Non ho interessi particolari. Non sono obeso (78 chili per un metro e 86) e purtroppo ho smesso di fumare da tempo. Ma mi infastidisce un conformismo così folle da voler uniformare le nostre silhouette e così ipocrita da prendere di volta in volta di mira alcune categorie e renderne intoccabili altre. Contemporaneamente alla crociata anti-fumo, si conduceva quella per la libertà di drogarsi (chiedere ai familiari della ragazza incinta travolta ieri ad Anzio da un drogato se è vero che «chi si droga fa male solo a se stesso, sono fatti suoi»); adesso sono gli obesi a fare i conti con una certa disparità di giudizi. Non solo in Alabama. In Inghilterra più di quattrocento amministrazioni locali hanno avviato un procedimento per togliere i bambini troppo grassi ai genitori. Nella stessa Inghilterra, dal dicembre del 2005 le coppie gay possono però adottare un bambino.
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