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Sempre più giovani e donne Così il gruppo armato sfida Zapatero e i Popolari

Sempre più giovani e donne Così il gruppo armato sfida Zapatero e i Popolari

MadridL’Eta è ancora capace di uccidere, ma sta perdendo appoggi, la sua cupola è stata colpita duramente e alla guida della banda armata finiscono capi sempre più giovani. L'attentato di ieri a Burgos non si è chiuso con una strage quasi per miracolo, ma la scelta dell'obiettivo la dice lunga sulle intenzioni del gruppo. I terroristi cercavano con ogni probabilità una strage sanguinaria, pagata con la vita di donne e bambini, per dimostrare di possedere ancora forza militare. Nonostante l'organizzazione terrorista compia 50 anni di vita il prossimo 31 luglio, ha bisogno di mostrare i muscoli perché ha incassato durissimi colpi da quando ha deciso, il 6 giugno del 2007, di chiudere il dialogo con il governo socialista con il quale trattava per cercare una fine pacifica al conflitto.
Quel giorno gli uomini dell'Eta fecero saltare in aria un parcheggio del nuovissimo aeroporto di Barajas, uccidendo due uomini. Da allora lo Stato ha deciso di finire con le contraddittorie concessioni che avevano caratterizzato la tregua, e ha iniziato a usare la mano dura. Pochi mesi dopo l'attentato la polizia aveva sgominato quasi tutti i «comandos» del gruppo armato: quello francese, quello dell'Andalusia, quello di Guipúzcoa, oltre al Navarra, al Biscaglia e al Madrid. Negli ultimi tempi sono stati ben quattro i capi dell'apparato militare del gruppo a essere stati arrestati. In particolare la stretta collaborazione con la Francia di Sarkozy, ha fatto compiere un enorme salto in avanti alla lotta contro il terrorismo, togliendo all’Eta gli storici nascondigli e appoggi dall'altra parte dei Pirenei.
Mentre compie 50 anni - e annovera quasi 1.000 vittime - l'Eta cambia volto e si ritrova a essere guidata da giovani e da donne. Secondo fonti dell'Europol, le donne stanno assumendo sempre più potere nella cupola dell'organizzazione. Il caso più rappresentativo è quello della giovane Itziar Plaza, la ragazza di 26 anni arrestata lo scorso 6 luglio in Francia assieme ad altri due etarras. Plaza era il capo del gruppo, nonostante fosse la più piccola e militasse da solo sette anni nel gruppo armato. Assieme a lei, ai massimi livelli della gerarchia terrorista, ci sono Iratxe Sorzabal, di 37 anni, e la giovane Izaskun Lesaka, che la polizia crede sia vicinissima al posto di numero uno.
A favorire l'ascesa dei giovani all'interno dell'organizzazione terrorista, sono stati sostanzialmente gli arresti che hanno decimato la cupola. A indebolire ulteriormente la legittimità dei terroristi è arrivata poi come una doccia fredda la sentenza del Tribunale dei diritti dell'Uomo di Strasburgo dello scorso 30 giugno, che ha avallato la messa al bando di Batasuna, il braccio politico dell'Eta, da parte dello Stato spagnolo.


Sul piano politico, poi, la vittoria alle elezioni basche (1 marzo) del Pse - il primo partito non nazionalista giunto al potere negli ultimi 30 anni di storia - e l’appoggio esterno dei Popolari hanno finito per dare il colpo di grazia agli indipendentisti, che prima godevano di una certa indulgenza su alcuni temi da parte dei nazionalisti baschi del Pnv.

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