Senza assicurazione, multato tre volte

Senza assicurazione, multato tre volte

Articolo 334 del codice penale. Quel numero e quell’articolo resteranno per tanto tempo nella testa di un motociclista di Ventimiglia chiamato a rispondere di danneggiamento al suo motorino in Tribunale. L’uomo è stato «vittima» dei posti di blocco di carabinieri e polizia che, probabilmente, quel giorno avevano deciso di controllare a tappeto proprio il percorso che lo sfortunato protagonista della vicenda stava percorrendo. Fermato per ben tre volte nell’arco di una ventina di minuti è riuscito a farsi multare in tutte e tre le occasioni. La prima volta, ad un posto di blocco della polizia è stato trovato privo del tagliando di assicurazione. I poliziotti gli infliggono una multa sottoponendo il mezzo a sequestro cautelativo ma lasciando all’uomo la possibilità di riportare a casa il suo scooter. Poi il secondo controllo: questa volta a fermarlo sono i carabinieri. Stessa contestazione, stesse raccomandazioni e poi il via libera fino al domicilio. Ma a distanza di pochi chilometri ecco il terzo controllo. Ancora i carabinieri ad estrarre la paletta e chiedere al motociclista di arrestare il suo veicolo. Controllo: «Prego, documenti. Grazie». Il copione resta lo stesso, ma questa volta al malcapitato saltano i nervi. Non se la prende con i militari ma con il suo motorino sbattendolo per terra e prendendolo a calci violentemente tanto da ridurlo in pessime condizioni.


Da qui la decisione dei carabinieri, che di chiudere un’occhio quel giorno proprio non avevano intenzione, di denunciare l’uomo in base all’articolo 344 del codice penale: «Danneggiamento di bene sottoposto a sequestro». Perché sì che la moto è di sua proprietà, ma in quel contesto era già stata sequestrata dalla polizia. Oltre ai danni (alla carrozzeria) la beffa. E il Tribunale.

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