Lasciare una casa di proprietà per trasferirsi in affitto in unaltra, versando ogni mese un canone esorbitante al locatario. Linquilino in questione (un po scellerato, commenterebbe qualche vecchio saggio) è il Campidoglio. La vecchia casa è quella di via dei Cerchi, destinata a ospitare il polo museale Greca-Petroselli e dove fino a primavera avevano sede il Servizio elettorale, il Ceu (Centro elettronico unificato) e gli uffici del XIII Dipartimento («Reti informatiche»). Tre uffici recentemente spostati in due immobili di proprietà della società «Eur Spa» (i Palazzi dellArte Antica e Moderna) a questi indirizzi: il Servizio elettorale a piazza Guglielmo Marconi 26/b, il Ceu a via Cristoforo Colombo 570 e il XIII Dipartimento a via della Previdenza sociale 20. Un trasferimento a peso doro quello del cosiddetto Ced (Centro elaborazione dati) capitolino, come si legge nel contratto daffitto di sei anni (con decorrenza 1 luglio 2006 e rinnovabile per altri sei) stipulato il 4 maggio 2006 tra il direttore del III Dipartimento (Patrimonio) Luisa Zambrini, e la «Eur spa»: «Il canone di locazione - recita larticolo 4 - resta convenuto in euro 2.950.556,40 Iva compresa e sarà corrisposto in rate trimestrali anticipate».
Il contratto concede al Comune la possibilità di «chiedere la risoluzione anticipata in ogni tempo» (con un preavviso di sei mesi), mentre larticolo 6 obbliga la «proprietà a produrre allamministrazione il titolo di proprietà della porzione immobiliare». Due clausole sacrosante e che invece erano assenti in un altro super-costoso contratto daffitto: quello degli immobili di largo Loria e via delle Vergini, sempre nellambito delloperazione «Campidoglio 2». E proprio il consigliere comunale di An, Marco Visconti, (che lo scorso 25 maggio denunciò il caso insieme con il collega Luca Gramazio), un giorno prima (il 24) aveva presentato uninterrogazione a risposta scritta - rimasta ancora senza esito - per conoscere i costi del trasloco del Ced. In particolare dei «costi relativi alle opere realizzate per la ristrutturazione dei locali stessi e per le infrastrutture tecnologiche». Unoperazione complessa, specie per queste ultime. E proprio oggi, informa una nota, «presso il Servizio elettorale di piazza G.
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