«Sesso a 12 anni» Nasce in Olanda il partito pedofilo

Si chiama Nvd, si batte per legalizzare la pornografia e i rapporti con gli animali e grida: «Ora sveglieremo noi il Paese». Ma l’Europa vuole fermarlo. A partire dall’Italia

Massimo M. Veronese

Di solito si presentano come Minnie, Topolino, Pocahontas, ma la faccia, gli occhi soprattutto, non sono quelli che vedi nei cartoni animati. Li trovi con il mouse, navigando nella rete, centinaia di bambini ci sono rimasti impigliati dentro, caramelle da sconosciuti che oggi si chiamano cookies, biscottini. Ma l’ora di togliersi la maschera è finalmente arrivata. Adesso Minnie, Topolino, Pocahontas, vogliono presentarsi anche alle elezioni, con un loro partito. Nascerà oggi in Olanda, si chiamerà Nvd, più o meno «Amore per il prossimo, Libertà e Diversità», ma sarà più oscurantista che illuminista, un partito nuovo, un partito diverso. Il partito dei pedofili. Il programma ha pochi punti ma non ambigui: ridurre da 16 a 12 anni l’età minima per avere rapporti sessuali, abbassare almeno a 16 il limite per recitare in film a luci rosse, legalizzare la pornografia infantile, libera diffusione in tv dei film a tripla X anche durante il giorno, assoluta libertà di circolare nudi in pubblico, ovunque e di chiunque si tratti. Poi, per non passare proprio per fissati, ci sarebbe anche dell’altro tipo legalizzare ogni droga, leggera e pesante che sia, e viaggi gratis in treno per tutti. Se nudi è meglio.
Non è la prima volta che escono allo scoperto. L’anno scorso hanno eletto il 25 giugno giorno del «Pedo Pryde» o dell’orgoglio pedofilo e più o meno in contemporanea aperto un sito multilingue Ibld, accessibile a tutti, bambini compresi, dove la pedofilia viene trattata come patrimonio culturale da difendere e i suoi seguaci spacciati come una razza perseguitata e discriminata. Ora però toccherà al partito rappresentarli. «Daremo una svegliata all’Aia», gridano gli slogan che compaiono sul sito ufficiale dell’Nvd. «Intanto cominciamo a trasformare la pedofilia in un argomento di dibattito poi si vedrà», finge di accontentarsi An Van den Berg, 62 anni, uno dei fondatori del partito. Che trova anche il tempo, e la faccia, di lamentarsi con il quotidiano Algemeen Dagblad del fatto che da quando nel vicino Belgio sono state scoperte le scorribande di Marc Dutroux, il mostro di Marcinelle, e la sua banda di pedofili assassini, la questione sia rimasta un tabù. «Da allora ci hanno zittiti - spiega con aria ferita -. Il solo modo di farci sentire ora è attraverso il Parlamento all’Aia». E sulla volontà di abolire dalla lista dei reati il possesso di materiale pedo-pornografico la sua spiegazione è paterna, quasi protettiva: «Un divieto rende semplicemente i bambini più curiosi...».
Curiosi. Ogni giorno due bambini subiscono abusi sessuali, sette su mille quelli che restano vittime di violenza, due milioni di piccini sono ridotti in stato di schiavitù sessuale. Al mercato della pedofilia la foto di un piccolo violentato vale dai 30 ai 100 dollari e le foto che circolano liberamente in rete sono tre milioni e mezzo. Hanno calcolato in cinque miliardi di dollari il valore del mercato online della pedofilia. Numeri. O forse solo curiosità.
Di certo non tutti hanno voglia di girarsi dall’altra parte. Ireen van Engelen, veterana della lotta alla pedofilia, è durissima: «Vogliono farsi passare come dei paladini che si battono per riconoscere ai bimbi maggiori diritti. Ma l’unica cosa che vogliono è difendere i loro appetiti». E dall’Italia si fa sentire anche don Fortunato di Noto, fondatore dell’Associazione Meter, da quindici anni in lotta contro gli abusi sui bambini: «È un fatto drammatico e pericoloso, il tragico inizio di un processo di normalizzazione. Bisogna subito verificare se ci siano contatti e connivenze di italiani, di certo invieremo una denuncia al ministero dell’Interno e alla Polizia. Faremo di tutto per farlo sciogliere». Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, va anche oltre: «Se le istituzioni europee non impediscono la nascita del partito dei pedofili olandese, l’Italia esca subito dall’Unione».


Ma Minnie, Topolino e Pocahontas fanno spallucce e aggiornano il programma. Dicono che, dimenticavamo, in nome della natura c’è da legalizzare anche il sesso con gli animali. Ma non c’è bisogno. Come animali bastano loro.

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