Sfida per l’Expo 2015: Milano gioca la carta del turismo culturale

Per i giornalisti del turismo una tre giorni di eventi alla scoperta dell’offerta turistica e culturale della città. Per Milano un’altra occasione per presentare la candidatura all’Expo 2015. Quest’anno l’assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità del Comune ha attivamente partecipato alla tradizionale cena di Natale del Gist (Gruppo italiano stampa turistica) per promuovere l’immagine del capoluogo lombardo presso gli specialisti del settore. Un’altra carta che potrebbe risultare decisiva nel rush finale verso il prossimo 31 marzo, la data che a Parigi vedrà l’assegnazione della rassegna universale. Un programma ricco di appuntamenti e opportunità, un breviario della visita ideale di uno dei tanti turisti arrivati alla scoperta della città. Dalla suggestiva prova generale del Tristano e Isotta alla Scala, all’inaugurazione della mostra «Divina Maria Callas tra moda e mito» al museo di Storia contemporanea, dall’inaugurazione del museo del Design alla Triennale, ai leonardeschi «Studi di proporzioni e Trattato della pittura» al Castello Sforzesco. E poi l’Arte delle donne a Palazzo reale, Bruno Munari alla Rotonda della Besana, Vivienne Westwood, David Lachapelle e La Domenica del corriere a Palazzo Reale, Ugo Mulas al Pac, David Linch e gli Annisettanta alla Triennale. Un caleidoscopio di appuntamenti che neppure i milanesi si rendono conto di avere a portata di mano così tutti insieme. «Un’occasione importante - spiega il presidente del Gist Stefano Passaquindici - perché per la prima volta a Milano i giornalisti di turismo hanno potuto rendersi conto che questa non è solo la capitale economica, ma anche una città che ha molto da offrire dal punto di vista culturale con mostre, musei, monumenti e teatri, ma anche da quello del divertimento con ristoranti, shopping, moda, locali». Mercoledì nelle suggestive sale panoramiche del Castello Sforzesco la cena di gala. Presenti l’assessore Massimiliano Orsatti, gli 11 assessori al turismo dei capoluoghi lombardi, giornalisti e direttori, responsabili di tour operator, compagnie aeree, catene alberghiere. E poi i direttori degli enti del turismo stranieri, tra cui Francia, Germania, Spagna, Slovenia, Croazia, Portogallo, Cipro, Israele, Marocco, Finlandia, Olanda. «Già oggi a Milano - le parole di Orsatti - arrivano ogni anno 8 milioni di turisti. Se dovessimo vincere l’Expo, i turisti diventeranno 30 milioni in 6 mesi. Bisogna lavorare sodo e promuovere la nostra immagine nel mondo. Milano deva fare sistema con tutte le altre province».

Idee? «Un portale del turismo che non sia solo un sito web, ma un luogo interattivo dove poter prenotare alberghi, visite a musei, mostre e monumenti, escursioni, biglietti di cinema e teatro, location per congressi e convegni. E poi un osservatorio del turismo permanente che ci consenta di studiare i flussi e offrire risposte adeguate a tutti i tipi di richiesta».

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