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La sfida della nautica nell’era dei manager

Le pubblicazioni, nazionali e internazionali che affrontano le tematiche della nautica si concentrano prevalentemente sulle caratteristiche, tecniche e progettuali, dei prodotti o sulla storia di un cantiere. Oggi, tuttavia, diventa importante comunicare anche i valori, la struttura e le caratteristiche delle aziende che rappresentano questo importante comparto.
Ecco quindi una pubblicazione che forse mancava: i protagonisti della nautica italiana, i processi di management, le decisioni strategiche, con particolare riguardo ai segmenti più rappresentativi nei mercati internazionali. Un libro che si propone come strumento di riflessione a supporto degli operatori di settore, ma anche come fonte informativa e di sensibilizzazione per gli appassionati del mondo nautico, interessati ad approfondire la propria conoscenza con riferimento alla sua parte più manageriale.
Dalle analisi condotte da Massimiliano Bruni e Luana Carcano, autori di «La Nautica italiana. Modelli di business e fattori di competitività», edito da Egea, emergono alcuni interessanti spunti di riflessione sulle sfide che il mondo nautico italiano, nella sua complessità, si troverà a affrontare.
«Una delle migliori monografie sulla nautica - l’ha definita Paolo Vitelli, presidente del gruppo Azimut-Benetti - perché nasce dal racconto di chi la nautica l’ha fondata, l’ha costruita e l’ha vissuta quasi sempre con grandissima passione, razionalizzata e letta da esperti di management».
In sostanza, gli autori del libro, sostengono che traghettare il comparto nautico oltre il guado significa assumere una leadership chiara, indicare una direzione e stabilire nuovi punti di riferimento. È dai leader che ci si aspetta la direzione. Ed è in un momento come questo che le aziende italiane devono dimostrare tutto il valore e la forza delle posizioni raggiunte. I cantieri eccellenti non possono ragionare solo in termini economici. Gli uomini al comando, in un simile periodo, devono avere capacità di visione, sul mercato e sul settore, e rischiare con coraggio.
La pressione alla crescita a tutti a costi, infatti, che ha caratterizzato il comparto negli anni precedenti la recessione, sarà fonte di ripensamento strategico nel prossimo futuro. I processi di transizione aziendale, con il passaggio da sistema imprenditoriale a sistema manageriale e la gestione della successione, rappresenteranno sfide che possono trasformarsi in opportunità di sviluppo.

Sostengono inoltre gli autori che i cantieri, e in generale tutti gli attori della filiera, si troveranno a dover rimettere la competitività al centro della propria strategia, fronteggiando la crisi economica-finanziaria, anche grazie a quella capacità di risposta alle esigenze della clientela che da sempre ha rappresentato un elemento distintivo della nautica nazionale.

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