Roma

Sgominata la holding dello spaccio ai Castelli

Sessantadue indagati, undici ordinanze di misure cautelari, decine di perquisizioni e sequestri di cocaina e hashish, un anno e mezzo di indagini: è il bilancio di un’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo, dall’alba di ieri, che ha decapitato un vasto giro di spaccio di droga nell’area dei Castelli romani: oltre duecento i militari impiegati, con l’ausilio di varie unità cinofile.
L’attività investigativa, denominata «Drocast» (vale a dire: droga ai Castelli), è stata avviata nel mese di ottobre 2008, per smantellare un gruppo che trafficava e spacciava cocaina, hashish e marijuana, nelle piazze delle principali località dei Castelli Romani: Marino, Albano Laziale, Genzano, Ariccia, Castel Gandolfo e Ciampino. Ma attività di spaccio avvenivano anche in alcune località in provincia di Latina. Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Velletri, Roberto Nespeca, su richiesta del sostituto procuratore Luigi Paoletti, che ha coordinato le indagini. I militari hanno arrestato in flagranza quattro persone per spaccio, con il sequestro di circa 5 chilogrammi di hashish e mezzo chilo di cocaina e 30mila euro in contanti.
Dai riscontri è emerso in particolare il ruolo di una famiglia dove tutti i suoi componenti risultavano coinvolti nell’attività di spaccio. Al vertice della banda c’era infatti Angelo Paciotti, di 42 anni dipendente comunale di un paese dei Castelli Romani. Era quest’ultimo che secondo i carabinieri acquistava lo stupefacente a Latina o in Campania. L’uomo si avvaleva anche della collaborazione dei suoi genitori, di 67 e 71 anni. Nell’abitazione del padre i militari hanno sequestrato 2,5 chilogrammi di hashish e 30mila euro in contanti. Tra gli arrestati Federico Osman, di 38 anni, ex tossicodipendente che lavorava come operatore sociale in una struttura di recupero per tossicodipendenti. Secondo gli investigatori grazie a questo ruolo, riusciva a procacciare sia clienti che collaboratori per lo spaccio.

Nel corso delle indagini sono stati segnalati alla prefettura come consumatori di droga, decine di giovani, numerosi dei quali minorenni.

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