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«A Shanghai per mettere radici»

Snaidero: «È il momento giusto. Spero di bissare il successo dei Saloni WorldWide Moscow»

Antonio RisoloDalla Via della Seta alla Via del Mobile. Sacrilego accostare Marco Polo a Roberto Snaidero... Ma il presidente del Salone del Mobile di Milano realizza comunque il suo sogno. Parte, infatti, il conto alla rovescia per l'ennesima sfida: un evento fieristico nella prestigiosa location dello Shanghai Exhibition Center che porterà e racconterà ai cinesi l'eccellenza del mobile italian lifestyle, grazie anche alle «Master Classes» e al «SaloneSatellite». Nel corso della conferenza stampa di fine anno, svoltasi ieri al Centro Svizzero di Milano, quindi, è stata ufficializzata la prima edizione del Salone del Mobile.Shanghai, che si svolgerà nella metropoli cinese dal 19 al 21 novembre. Il debutto della kermesse è una pietra miliare, una tappa fondamentale nella strategia di Federlegno Arredo Eventi per lo sviluppo dell'arredo made in Italy sul mercato cinese. Un mercato studiato a lungo tra analisi e scouting, un'attività lunga due anni, per favorire l'ingresso e il consolidamento delle imprese italiane del settore. I più recenti dati di mercato confermano le crescenti opportunità che si stanno aprendo per le nostre aziende sul quel complesso mercato: tra gennaio e settembre 2015 le vendite in Cina sono cresciute del 19% e le prospettive appaiono in ulteriore miglioramento con una crescita stimata del 40% entro il 2019. Fondamentale la piena collaborazione del governo, in particolare del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, del viceministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, di Agenzia Ice e delle più importanti Istituzioni italiane presenti in Cina. Altrettanto importante, infine, la missione di sistema del giugno 2014, presente il premier Matteo Renzi. In quella occasione il presidente del Salone del Mobile.Milano, Roberto Snaidero, è entrato a far parte nel Business Council Italia-Cina, creato per favorire dialogo, sviluppo e opportunità di business tra i due Paesi.«Da sempre sono convinto che la fiera sia un passaggio fondamentale per sviluppare questo mercato - sottolinea Roberto Snaidero - È il momento giusto per iniziare questa nuova avventura, che ci aspettiamo faccia altrettanto bene di quanto fatto finora in Russia con i Saloni WorldWide Moscow. Insomma, andiamo a Shanghai per mettere radici...».«Faremo un grande evento fieristico - il commento di Giovanni De Ponti, amministratore delegato del Salone del Mobile.Milano - che si svilupperà su un'area di 4mila metri quadrati proponendo l'eccellenza del design e del mobile italiano. La partecipazione delle aziende e dei visitatori avverrà solo su invito. I cinesi ci hanno chiesto un evento di altissima qualità, e così faremo».L'Italia rappresenta il primo partner della Cina con una quota del 15% sul totale dell'import cinese (1.537 milioni di euro). Se poi osserviamo le singole categorie merceologiche, il nostro Paese vanta una leadership indiscussa nell'export di imbottiti, camere da letto e illuminazione decorativa. E un trend in forte crescita nell'importante segmento delle cucine. Complessivamente, le aziende italiane del settore sono leader nell'export verso la Cina per il 70% dei prodotti-arredo. Il dato trova conferma anche nelle ultime elaborazioni del Centro Studi di Federlegno Arredo Eventi basate su dati Istat, secondo le quali, tra gennaio e settembre 2015, le aziende italiane dell'arredo hanno esportato il 19% in più dello stesso periodo 2014. Nello specifico, ottimi i risultati per gli imbottiti (+33%), cucine (+39%), camere da letto (+56%) e sistema illuminazione (+15%).

La progressiva crescita delle vendite all'ombra del Dragone riflettono in sostanza l'alta competitività dell'arredo italiano a livello internazionale, da sempre sinonimo di eccellenza.Terzo al mondo per export annuale complessivo (13,6 miliardi di euro), il settore del legno-arredo vanta il miglior saldo attivo della bilancia commerciale - secondo soltanto alla Cina - con 10,3 miliardi di euro.

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