Shevchenko polemico con Ancelotti, Galliani via da Sky

L’ucraino offende il tecnico per la sostituzione, poi ci ripensa: «Volevo segnare». Inzaghi e il rammarico Barça: «Mannaggia la tonsillite»

Jacopo Casoni

da Milano

«Mannaggia alla tonsillite!». Così, con un sorriso colmo di delusione, Inzaghi saluta Ancelotti al momento della sostituzione. Il pensiero corre ancora al malanno che ha privato il Milan del suo attaccante più in forma alla vigilia della sfida casalinga col Barcellona. «Non ci voleva proprio. Ho disputato un'ottima stagione, ma non ho potuto dare il mio apporto nella gara più importante. È stato un destino crudele, ma è indubbio che lo stesso destino mi abbia dato tanto». Uno dei regali a cui si riferisce Inzaghi è la convocazione di Lippi per lo stage alla Borghesiana. «Tornare in nazionale è straordinario. Provate a pensare alla mia situazione di sette mesi fa: chi avrebbe previsto quello che sta succedendo?». Ancelotti è pienamente soddisfatto della prova dei suoi e non è intenzionato a mollare la presa sulla Juve, nonostante il successo bianconero a Siena. «Oggi hanno giocato tutti bene e abbiamo interpretato al meglio la gara. Soprattutto sulla sinistra, con Serginho e Jankulovski, che ha dimostrato di essere un giocatore importante e lo sarà ancora di più il prossimo anno». Anche lui torna sul siparietto con Inzaghi in occasione del cambio. «Pippo ha fatto benissimo ed è vero: peccato per la tonsillite. Avere lui al meglio a Barcellona sarebbe stata un'arma in più».
Ancelotti sa che un’ombra si sta profilando sulla sua domenica: il battibecco con Shevchenko (secondo tradizione) al momento del cambio. L’ucraino era scuro in volto e il labiale Tv era offensivo: «Che c. di cambi fai, pezzo di...?». A fine gara, il tecnico puntualizza: «Ci chiariremo mercoledì. È normale che uno non gradisca uscire, ma a me non interessa». A sera Sheva smorza tutto con la frase ciclostile in queste circostanze: «Stimo Ancelotti, ero solo arrabbiato per non aver segnato». Mordersi la lingua, mai?
Adriano Galliani si sofferma sulla vicenda Ancelotti-Real Madrid e sull'insistenza delle voci provenienti dalla Spagna. «Dovrebbero vergognarsi. So chi fa uscire questi spifferi dalla società delle merengues, ma sto zitto per mantenere i buoni rapporti.

Quando sarà chiaro che Ancelotti non cambierà squadra, forse su Marca scriveranno che ha bucato sulla strada per Madrid...». Poi, in attesa del collegamento a Sky, dopo una telefonata con il presidente Berlusconi, Galliani, infastidito dai tempi troppo lunghi, decide di allontanarsi senza rilasciare dichiarazioni.

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