Si è costituito il pirata della strada: «Ho avuto paura»

Deve aver ascoltato il grido di dolore dei famigliari di Tiziano «Titti» Basciu, il ragazzo di 26 anni che l’altra sera ha falciato e ucciso per poi fuggire senza prestare soccorso. Così ieri, dopo 36 ore dall’incidente (e quando ormai qualsiasi controllo sul suo tasso alcolemico e l’eventuale uso di stupefacenti sarebbe stato inutile) si è costituito il pirata della strada che nella notte tra sabato e domenica ha investito due ragazzi, uccidendone appunto uno, a Robecco sul Naviglio. L’uomo, un italiano di 44 annui (L.B. le iniziali) ieri pomeriggio si è presentato accompagnato da un legale ai carabinieri di Abbiategrasso, che lo avevano già denunciato in stato di libertà, quindi ha ammesso la sua colpevolezza. «Ho avuto paura» ha ammesso l’uomo, un incensurato, davanti ai militari.
Anche ieri, infatti, il fratello di «Titti», Simone, 28 anni, il papà Nicolino, 53, e la mamma Daniela, 46, avevano rinnovato l’appello al responsabile della morte del loro ragazzo: «Hai spezzato una giovane vita, almeno abbi il coraggio e la coscienza di costituirti». Titti, tifosissimo del Milan, amava i tatuaggi, i piercing, le collane in acciaio e la musica hip pop. La sua foto è ancora sulla pagina di Facebook: capelli corti, torso nudo, occhialoni neri. Ma nonostante un aspetto un po’ sopra le righe, Tiziano era un ragazzo d’oro, aveva tantissimi amici, che ora sullo stesso «social network» aggiungono strazianti messaggi d’addio, e lavorava sodo in una ditta di Bernate Ticino. Dopo la separazione dei genitori, si divideva tra la casa del papà a Pontevecchio di Magenta e quella della mamma a Boffalora sopra Ticino. Mentre Simone vive a Cuggiono.
Sabato sera, uscito con Daniele, 24 anni, aveva deciso di chiudere la serata alla «Solo Zero Summer Club» di Robecco sul Naviglio lungo la statale 526. Verso l’1.30 i due ragazzi sono usciti per fumare una sigaretta, comminando lungo il ciglio della strada. Non si sono nemmeno accorti dell’auto arrivata come un bolide alle loro spalle. Colpito in pieno, Tiziano è stato scagliato contro una Bmw ed è ricaduto privo di coscienza; Daniele, più fortunato, si è rialzato ferito ma vivo. Dopo pochi minuti sul posto c’erano già le ambulanze della Croce Oro di Sedriano e della Croce Bianca di Magenta, oltre all’automedica del «Fornaroli». I medici per mezz’ora hanno tentato di rianimarlo sul posto poi, appena «stabilizzato», lo hanno portato all’Humanitas di Rozzano dove è morto un paio di ore dopo. Nel frattempo i carabinieri avevano già avviato le indagini sentendo tutti i possibili testimoni e passato a pettine ogni centimetro di strada. Sul posto alla fine era stato raccolto lo specchietto di un fuoristrada, mentre dei testimoni avevano dichiarato di aver notato proprio un Suv sfrecciare lungo la statale negli istanti a ridosso del tragico investimento. Ieri i militari avevano anche iniziato a setacciare le carrozzerie della zona, in cerca di qualche vettura con ammaccature sospette. Poi, quando grazie agli indizi si pensava che, comunque, il pirata avesse già le ore contate, il colpo di scena, sul quale, peraltro, si sperava: il pirata si è costituito. La speranza di una rapida soluzione del resto correva già da domenica anche su Internet. Dove decine e decine di amici hanno lasciato, insieme al loro messaggio, anche la voglia di vedere inchiodato il pirata della strada alle proprie responsabilità. E poi il dolore, come quello di Chiara che su Facebook saluta così l’amico «A volte la vita sembra che possa cambiarci.

A te no. Con te non c'è riuscita, tu dentro sei sempre rimasto buono e pulito. Lo si capiva parlando con te... guardandoti negli occhi. E ora non puoi che essere diventato un Angelo... Un Angelo con i piercing e i tatoo».

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