Il messaggio corre veloce su Internet, rimbalza su Facebook, arriva per email: «Ti comunico che il giorno 30 ottobre venerdì, lApostolato propone una giornata di digiuno e preghiera per chiedere lintercessione di Maria affinché non abbia inizio la sperimentazione della pillola abortiva Ru486». A spedirlo, da Gerusalemme è il diacono salesiano Francesco De Ruvo, responsabile italiano dellApostolato «Giovani per la Vita» (www.youthfl.org), lassociazione volontaria di giovani credenti che vogliono «difendere con coraggio la dignità della vita umana dalla sua concezione naturale alla morte naturale». Liniziativa, nata in Terra Santa nellottobre dellanno scorso, è stata indirizzata principalmente all«adozione spirituale dei bambini non nati e in pericolo di morte». «Questa preghiera spiegano i promotori - dura nove mesi e consiste nella recita giornaliera di una decina del Rosario accompagnata da una speciale preghiera di intenzione per il bambino e i suoi genitori». Per questo il tam tam sul Web propone una giornata di digiuno e preghiera, venerdì 30 ottobre, «per chiedere la potente intercessione di Maria Ausiliatrice, affinché la sperimentazione della pillola abortiva non abbia inizio». De Ruvo racconta che lidea dellApostolato è nata quasi per caso. Insieme a un confratello polacco hanno riflettuto sulla bellezza della preghiera di adozione spirituale: «Sicuramente vivere in Terra Santa ha aiutato molto a compiere questa riflessione. Mete come Nazareth e Betlemme permettono di approfondire la grandezza del dono della vita, del suo vero inizio».
Intanto oggi il ministro del Welfare Sacconi ha fatto chiarezza su come avverrà laborto farmacologico dopo le polemiche nei giorni scorsi seguite al via libera dellAifa.
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