Se è vero che tre indizi fanno un prova, il Pdl a Palazzo Marino non gode proprio di buona salute. E quelli del centrodestra pronti a passare con Gianfranco Fini rischiano di non essere più solo quattro gatti. Dopo lassessore Giampaolo Landi di Chavenna e la consigliera Barbara Ciabò, anche Manfredi Palmeri va coi «futuristi». Un terremoto nel centrodestra visto che Palmeri è il primo dellarea ex Forza Italia a saltar dallaltra parte. Ed è anche il presidente del consiglio comunale. Per ora nulla di ufficiale. Linteressato non conferma, ma nemmeno smentisce quello che tutti danno per certo. E lui, del resto, ha già convocato per oggi una conferenza stampa aperta a giornalisti e milanesi. A mezzogiorno, nel quartiere periferico di Qt8, a due passi da Montestella dove sorge il Giardino dei Giusti, una scelta di alto valore simbolico a conferma della sua vicinanza alla comunità ebraica. «Ma anche un simbolo - si è lasciato sfuggire ieri un suo collaboratore - di come dalle macerie possa nascere qualcosa di molto bello». Chiaro il riferimento al disagio con cui Palmeri viveva ormai il suo rapporto con il partito. E a conferma di come nessuno ormai dubiti del suo passaggio, gli ormai ex compagni malignamente ricordavano come proprio ieri pomeriggio avesse «sconvocato» la seduta dellassemblea prevista per lunedì pomeriggio quando a Milano arriverà il presidente della Camera Gianfranco Fini nel suo primo convegno in città nelle vesti di leader della nuova formazione di Futuro e libertà.
Siciliano di Palermo, ma con antenati a Salemi, 36 anni, studi alla Bocconi, Palmeri è stato eletto consigliere comunale nella lista di Forza Italia nel 2001 e nel 2006. Il 23 giugno 2006 è stato eletto presidente del consiglio comunale. Non senza difficoltà dato che servirono ben cinque tornate per raggiungere i voti necessari. «E lintervento di Silvio Berlusconi - ricorda qualcuno - Arrivato apposta in consiglio dove raccontò barzellette anche a quelli della sinistra per svelenire il clima e allentare la tensione. Forse Manfredi potrebbe ricordarsene». Poi, per Palmeri, la corsa alle ultime elezioni regionali. Per lui il solito gran bottino di preferenze (4.
«Sia leale con chi lha eletto» E lunedì arriva Gianfranco
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