Luci più «luminose», nuovi pali più belli, cartelli con lindicazione di vie e piazze fissati anche sui lampioni e illuminati di notte. La rivoluzione parte da piazza della Repubblica, ma in un anno riguarderà un po tutta Milano. Il concetto è semplice: più luci per una città più sicura. Per questo si parte da un punto caldo della città. Proprio di fronte a quella stazione Centrale, oggetto da mesi di una terapia durto che comincia a dare i primi frutti. Ieri, dopo laumento delle pattuglie, la sorveglianza anche notturna, il risanamento di molti punti diventati ricettacolo di sbandati e delinquenti, il nuovo passo avanti. Poco dopo il tramonto il sindaco Letizia Moratti e Bruno Simini accendono i nuovi lampioni. «Il primo passo - assicura lassessore ai Lavori pubblici -. Adesso finalmente sappiamo come fare e in quali altre zone lavorare». Senza dimenticare lambiente. «Grazie alla nuova tecnologia - spiega - siamo anche in grado di risparmiare energia graduando lintensità a seconda delle ore della sera o dellalba». Certo, il colpo docchio è impressionante. Ieri sera a vedere la differenza tra il prima e il dopo cera davvero da rimanere a bocca aperta. Le aiuole centrali, lo spartitraffico, i giardini davanti ai grandi alberghi erano in una totale oscurità. Ora sono perfettamente illuminati. Impensabile, prima, sedersi su una panchina a leggere il giornale. Ma anche notare il meraviglioso monumento del grande Cascella, oggi illuminato a giorno. «Questo Piano di illuminazione - le parole della Moratti - è stato studiato dal Comune in collaborazione con Aem. Una spesa di 21 milioni di euro per 127mila punti luce, 8 ogni 100 metri. Pensiamo che Roma ne ha soltanto 3 ogni 100 metri. Dopo una consultazione con consigli di zona e polizia, si è deciso che per rendere più sicure le vie fossero utilizzate le luci bianche che, rispetto alle classiche gialle, consentono di ottenere una luce di miglior qualità e una migliore resa cromatica». «Finalmente - le fa eco Simini - il verde delle aiuole è verde e i tram sono arancioni e non più tutti grigi». La luce bianca, spiegano i tecnici, dando risalto ai colori e ai dettagli, rende per esempio più nitide le immagini filmate da una telecamera, funzionando quindi da deterrente per gli atti dei delinquenti. E, infatti, il tutto è stato realizzato grazie ai consigli del comandante della polizia municipale Emiliano Bezzon. Ioduri metallici, spiegano quelli dellAem, al posto delle classiche lampade al sodio ad alta pressione. «La nuova illuminazione - aggiunge la Moratti - prevede che si intervenga per quartieri e non per singole vie. Procedendo non solo sugli assi principali, ma anche su quelli circostanti. Non ci saranno più vie molto illuminate e vie buie, ma si avrà un effetto di generale armonia». Lilluminazione, assicurano, da stradale diventerà pubblica: un tempo era volta soprattutto a illuminare le strade ed era legata alla viabilità, mentre con il nuovo piano saranno illuminati anche spazi pedonali, marciapiedi e il verde.
Il primo intervento ha interessato lasse Centrale-Repubblica, il prossimo riguarderà via Padova e viale Monza. Poi si passerà a Piazza Trento, SolariFoppa, Isola, Cenisio-Monumentale, Ticinese, Figino, Ponte Lambro, Parco Lambro.
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