Roma

Sicurezza stradale, serve una campagna informativa

Enormi, nel Lazio, i costi sociali degli incidenti

Nel Lazio i dati parlano di 571 vittime nel 2005, e di un costo sociale degli incidenti di 422 euro per ogni abitante della regione. Si è parlato anche di questo al forum sulla sicurezza stradale. Sui costi sociali legati agli incidenti stradali ha messo l’accento il senatore Cesare Cursi (An), presente come vicepresidente della commissione Sanità e Affari sociali di Palazzo Madama. «È ben noto - ha fatto notare - che, nonostante la nuova disciplina della patente a punti, che ha portato a una notevole diminuzione dei morti e dei feriti, resta sempre alto il numero di quanti, a seguito di incidenti stradali, perdono la vita o restano menomati».
I rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni hanno sottolineato come i comportamenti negativi all’origine degli incidenti siano legati per lo più legati all’abuso di alcol e all’assunzione di droghe. «I costi sociali - ha rivelato Cursi - assommano complessivamente, nel 2005, a circa 40 milioni di euro, che pesano sul Pil dello stesso anno per circa il 2,7%. I costi sociali derivanti direttamente o indirettamente dall’incidente sono rappresentati dalla perdita della capacità produttiva, dai costi umani e dai costi sanitari. La perdita della capacità produttiva, causata dall’invalidità totale o parziale, comporta una stima totale di spesa di circa 13 milioni di euro». «Per quanto riguarda i costi sociali - ha spiegato l’esponente di An - che pesano sul Servizio sanitario o sulle società di assicurazione -, vanno considerati quelli per la cura e la riabilitazione, e quelli non assicurativi, legali e giudiziari e di assistenza sociale. Di qui l’esigenza di sollecitare le istituzioni a predisporre le opportune campagne di informazione e di prevenzione, che debbono trovare proprio in questa prima Settimana mondiale della sicurezza delle strade, promossa dall’Onu, un elemento di riferimento».
Nel Lazio è stata scelta la data del 28 aprile come Giornata regionale.

«Il Piano sanitario nazionale 2006-2008 - ha concluso Cursi - richiede e impone al ministero della Salute, in collegamento con i Trasporti e la Pubblica Istruzione, una serie di iniziative, concordate con la Conferenza delle Regioni, fra le quali una campagna di comunicazione che, attraverso sponsor istituzionali, condanni l’uso improprio di alcol e l’assunzione di droghe, con l'obiettivo di tutelare e difendere la vita e la salute dei cittadini, specialmente dei più giovani».

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