«L'ispirazione mi è venuta in occasione della giornata per la corretta alimentazione, indetta dall'Unione europea. E poi, quelle cifre da capogiro sui morti per obesità o malattie ad essa collegate. Bisognava dare il buon esempio, dovevo fare qualcosa». E, cosi è stato: nei circa 50 tra ristoranti e pub di Ascea, località turistica collocata nel Parco del Cilento, ogni ristoratore, accanto ad ogni pietanza, dovrà indicare le calorie. Promotore di questa iniziativa «rivoluzionaria» è il sindaco di Ascea, Mario Rizzo, manco a dirlo medico, uno di quelli che tiene alla salute dei suoi pazienti come a quella dei suoi cittadini e turisti.
Signor Sindaco, come hanno accolto la sua delibera i gestori dei ristoranti?
«Bene direi, molto bene, a parte qualche punta di scetticismo iniziale, da parte di pochi ristoratori. Tutti hanno capito che indicare le calorie nei loro menù, qualifica il prodotto».
Domani la delibera sarà esecutiva: ce la faranno a mettersi in regola?
«Il Comune ha messo a disposizione di tutti i gestori dei locali, un nutrizionista, che li aiuterà a quantificare le calorie dei loro piatti. Ma, naturalmente, non è che per ogni pietanza saremo fiscali: una caloria in più o una in meno, non cambia niente».
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