Un sindaco distratto che provoca i poliziotti

di Carlo Maria Lomartire
«Pecorelle, siete delle pecorelle!». È come se Pisapia, si fosse adeguato al comportamento di quel teppistello barbuto che in Val di Susa, ha insistentemente provocato e insultato il carabiniere in servizio che gli stava di fronte. È come se il sindaco di Milano si fosse arrampicato sul suo guard-rail ideologico per gridare le sue provocazioni e i suoi pregiudizi in faccia ai poliziotti che gli chiedevano solo un incontro per esprimere la loro costernazione per la nomina a capo di gabinetto del vicesindaco Maria Grazia Guida dell'ex terrorista pistolero Maurizio Azzolini. Quel 14 maggio in via De Amicis del 1977 a sparare c'era anche un compagno di Azzolini, Mario Ferrandi, che uccise il poliziotto Antonio Custra.

Perciò è del tutto comprensibile che questa spregiudicata scelta di nominare Azzolini alto dirigente dell'amministrazione comunale milanese gli uomini della polizia proprio non riescano a mandarla giù. D'altra parte lo stile vagamente "no tav" della provocazione di Pisapia (...)

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