Roma - La sinistra "calcella" la falce e martello. Non si tratta di revisionismo storico. Macché. E', invece, il nuovo simbolo con cui correrà la Sinistra arcobaleno alle politiche di aprile. Quindi: tanti colori e niente falce e martello.
Il nuovo simbolo Oggi la Sinistra acobaleno ha presentato il proprio simbolo alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile in cui c’è l’arcobaleno ma non più, come del resto era stato annunciato, lo storico simbolo della falce e del martello. "Non c’è più falce e martello? Benissimo. Quello è uno dei simboli moderni più importanti, ma qui parliamo di un simbolo elettorale", ha detto Fausto Bertinotti, presidente uscente della Camera e candidato premier della lista.
Bertinotti: "Lo fece anche Togliatti..." "Qui c’è un nuovo simbolo per una nuova sinistra", ha aggiunto il presidente della Camera. "Anche Togliatti e Nenni alle elezioni del ’48 decisero di mettere da parte quel simbolo per andare insieme alle elezioni sotto il volto di Garibaldi inserito in una stella". Bertinotti evoca l’esperienza del Fronte Popolare e commenta così (lui stesso dirà "con un pizzico di civetteria") la decisione di presentare il simbolo della Sinistra Arcobaleno senza falce e martello alle prossime elezioni. "Quando il Pci era il Pci e il Partito socialista viveva quasi con fastidio l’accostamento alla parola ’socialdemocrazià - ricorda Bertinotti - si presentarono insieme con il volto di Garibaldi inscritto nella stella". «Chi ha vissuto quel simbolo - aggiunge Bertinotti - come segno di una storia importante, lo può tenere con sè e portarselo dentro. Nessuno deve sentirsi deprivato, anzi da quella storia si parte per fare qualcosa di nuovo".
Diliberto: "Io dispiaciuto" Meno felice, invece, almeno per la scelta iconografica, il leader del Pdci Oliviero Diliberto: "Avevo chiesto il simbolo di tutti e quattro i partiti, non solo la falce e martello. Non c’è e me ne dispiace, ma questa è la sinistra". Il contrassegno contiene le parole "La Sinistra" in rosso e in caratteri più grandi e "l’Arcobaleno". "Il voto utile per superare la precarietà nel lavoro, per l’ambiente e per la laicità è quello alla Sinistra Acobaleno", ha detto ai cronisti il presidente del Verdi Alfonso Pecoraro Scanio.
La Sinistra Acobaleno "non la vedo come una coalizione elettorale, è il centro della nascita di una sinistra unitaria", ha commentato ancora Bertinotti, il cui nome non compare nell’esplicita richiesta di Rifondazione Comunista sul simbolo elettorale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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