Sinistra in coro: «Il Pd ammetta Dalla Chiesa»

Nando Dalla Chiesa resta a casa. Non c’è uno strapuntino disponibile per l’ex sottosegretario del governo Prodi. Lista Pd off limit per Dalla Chiesa. E mentre l’economista Marco Vitale, sperando «in una correzione di rotta» definisce l’esclusione come «gesto» che toglie «la maschera al veltronismo e gli fanno mostrare la sua faccia peggiore», il melieu della sinistra in salsa ambrosiana sottoscrive una lettera aperta a Walter Veltroni. «Dalla Chiesa è uomo politico da sempre impegnato per la legalità, l’etica pubblica, la difesa dei principi costituzionali e di giustizia» e, quindi, «come cittadini impegnati per un’Italia più civile e rispettosa dei metodi, chiediamo che Nando sia tra gli eletti del prossimo Parlamento italiano». Mozione degli affetti sottoscritta, tra gli altri, da Andrea Brambilla (Zuzzurro), Flavio Oreglio, Pamela Villoresi e Marco Travaglio.

Che denunciano il no alla candidatura di Dalla Chiesa mentre «sono stati candidati personaggi la cui storia non è trasparente o, persino, che in passato hanno avuto qualche vicinanza agli ambienti della criminalità organizzata».
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