Siria, spari sui dimostranti dagli elicotteri Ban Ki-moon telefona, Assad non risponde

Almeno cinque elicotteri da combattimento hanno aperto il fuoco con le mitragliatrici per disperdere i manifestanti pro democrazia a Maarat al Numan, nel nord della Siria. Ventotto le vittime. A nord di Damasco i soldati hanno aperto il fuoco contro i manifestanti e hanno dato alle fiamme i prodotti agricoli che si trovavano nei campi. Guarda il video

Siria, spari sui dimostranti dagli elicotteri 
Ban Ki-moon telefona, Assad non risponde

Damasco - Almeno cinque elicotteri da combattimento hanno aperto oggi il fuoco con mitragliatrici per disperdere manifestanti pro democrazia a Maarat al Numan, nel nord della Siria. Lo hanno riferito testimoni. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha confermato che gli elicotteri hanno aperto il fuoco dopo che le forze di sicurezza sul terremo avevano uccisi cinque manifestanti, aggiungendo che però l’attacco dei velivoli non ha causato vittime. Le vittime accertate sarebbero almeno ventotto.

Spari e campi dati a fuoco Prosegue l’operazione militare dell’esercito siriano nella città di Jisr al-Shughur, a nord di Damasco, per impedire che si svolgano manifestazioni in occasione del venerdì islamico. Secondo quanto rivelano alcuni testimoni alla tv satellitare al-Arabiya, "i soldati hanno aperto il fuoco in città contro i manifestanti e hanno dato alle fiamme i prodotti agricoli che si trovavano nei campi". Gli stessi testimoni negano che "ci siano al momento in città bande armate" come invece denunciato dalle autorità di Damasco.

Assad non risponde a Ban Ki-Moon Il regime di Bashar el-Assad è assolutamente impermeabile e indifferente alle pressioni della comunità internazionale tanto che giovedì si è rifiutato di rispondere ad una telefona del segretario general dell’Onu Ban, Ki-moon. Lo riferisce il portavoce dell’Onu Martin Nesirky specificando che Ban ha cercato di parlare con il presidente siriano per tutta la settimana ma senza riuscirci Nel mentre al Consiglio di Sicurezza dell’Onu i Quindici si sono incontrati nuovamente per esaminare una bozza di risoluzione - preparata da Francia, Gran Bretagna e Portogallo - di condanna della sanguinosa repressione di Assad ma finora non è stato compiuto alcun passo avanti.

Il testo potrebbe essere votato la prossima settimana ma si scontro contro l’ostilità della Russia e della Cina, che hanno lasciato intendere di poter ricorrere al loro potere di veto per bloccare qualsiasi passo del Palazzo di Vetro.

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