Eleonora Barbieri
Kevin con il detergente in mano allautolavaggio, Paris che balla a Las Vegas, Justin, Cameron e Drew lungo la Senna, a Parigi: i cognomi, per gli habitué del sito tmz.com, sono superflui. Le celebrità, per loro, sono diventate «familiari», almeno in termini visivi: ogni giorno, infatti, su internet si gustano i video dei loro vip preferiti, quelli che difficilmente sfuggono ai paparazzi e alle telecamere di questa pagina web specializzata in gossip e, soprattutto, in scene di vita quotidiana di attrici, cantanti e divette dAmerica.
Così Kevin Federline (marito di Britney Spears), immortalato mentre lava lauto, diventa il protagonista di un video on demand; insieme a lui Paris Hilton, che non manca mai di offrire qualcosa di appetibile agli amanti del pettegolezzo, e poi Cameron Diaz, con il compagno e cantante Justin Timberlake e lamica Drew Barrymore, colti in un momento di relax nella capitale francese. Scene comuni per gli affezionati del sito, che hanno potuto già ammirare altre gemme del video-gossip, come Paris Hilton che si rompe ununghia, lei e lex Stavros Niarchos che sfasciano una Bentley contro un camion, lattore Brandon Davis che sbircia nella scollatura della collega Lindsay Lohan, Britney Spears che si reca alla toilette di una stazione di benzina a piedi scalzi e Ben Affleck che ritira il giornale in mutande. Fino a riprese meno imbarazzanti, come Nicole Richie (figlia di Lionel) che esce da un palazzo o la ex stella di Baywatch Pamela Anderson che accompagna i figli a scuola. Non importa quanto scandalo, quello che conta è poter sbirciare le persone famose nei loro momenti più intimi e spontanei. Una trovata che attira clienti a milioni: quasi quattro soltanto in aprile, contro i 3,2 milioni registrati nello stesso mese dal sito di una rivista culto come People. I dati sono stati riportati dal New York Times, che si è occupato del fenomeno, considerandolo la «nuova frontiera» del celebrity journalism, il giornalismo che «fa affari creando e mantenendo la celebrità», come ha spiegato al quotidiano il direttore di Tmz, Harvey Levine. «È immediato, spesso senza parole, senza copyright ed è on demand» ha spiegato un agente; ed è anche a disposizione dopo poche ore, inflazionando il mercato dei paparazzi. Secondo Levine, le sue telecamere sono «corrette», non riprendono di nascosto, ma non hanno neppure bisogno di un permesso per pubblicare sul sito le immagini: si può trovare di tutto, ed è questo che attira il pubblico avido di ogni dettaglio dellesistenza delle star.
È quella che Paul Harris sullObserver definisce la «Sindrome da adorazione delle celebrità» e che colpisce innanzitutto gli abitanti di New York, talmente circondati dai vip che, ormai, incontrarne uno è diventato un argomento quotidiano di conversazione, un po come il prezzo delle case. Per questo hanno così tanto successo le riviste di gossip (prima fra tutte la Page Six del New York Post) e i siti specializzati (dai minuziosi thesuperficial.com e socialitelife.com allirriverente defamer.com, fino a gawker.com, con la sua contestata mappa di avvistamento), per questo riescono a influenzare mode, gusti e abitudini.
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